LODI Santa Chiara, Invernizzi “resiste”. Ma il Broletto vuole le dimissioni

Invocato un chiarimento nel centrodestra dopo i “sospetti” su Fratelli d’Italia, spunta l’ipotesi di un contenzioso legale

Guerra aperta sul nuovo presidente di Santa Chiara. Dopo il “ribaltone” in cda che ha portato all’elezione dell’avvocato Giovanna Invernizzi alla guida della fondazione, il Broletto si prepara allo scontro. Il nome indicato dal sindaco Sara Casanova per la casa di riposo era infatti un altro, scritto in un decreto: il medico odontoiatra Paolo Caretta. Ma l’esito del voto ha colto un po’ tutti di sorpresa, anche i vertici del Comune.

A questo punto la coalizione di centrodestra è a caccia di una via d’uscita ed è già partito il pressing verso la nuova presidente per chiederle le dimissioni. Non solo il vice sindaco Lorenzo Maggi (sponsor di Caretta), ha usato parole durissime contro Invernizzi («Non è il nostro presidente e non gode assolutamente della nostra fiducia») e ha minacciato azioni concrete («Tutto ciò è assolutamente inaccettabile e non può rimanere senza conseguenze. Ne va della credibilità e dell’autorevolezza del sindaco e dell’intero centrodestra lodigiano»), ma il caso si è ormai allargato all’intera coalizione di centrodestra. Gli alleati si dovrebbero riunire in tempi brevi per un chiarimento politico. Proprio in questa sede una delle richieste che verrà presentata è la condivisione di un appello per invitare la presidente di Santa Chiara a fare un passo indietro. L’altra opzione in campo è invece decisamente più complicata ed è quella che passa dalle aule di un tribunale: non accettando il verdetto, il Comune di Lodi potrebbe decidere di impugnare la delibera dell’elezione del presidente a Santa Chiara, cercando di sostenere che sarebbe non corretta, sulla base dello statuto della fondazione.

Altro tema da approfondire i rapporti interni tra alleati, a un anno e mezzo dalla fine del mandato Casanova (le elezioni sono nel 2022). All’elezione di Invernizzi, in difformità alle indicazioni del sindaco Casanova, hanno contribuito infatti anche voti di consiglieri espressione della maggioranza e il sospetto - fatto trapelare da esponenti di centrodestra - è che in queste manovre ci possa essere stata la “mano” di Fratelli d’Italia, dopo che proprio il gruppo cittadino di FdI aveva contestato la gestione Sancilio della casa di riposo e chiesto un cambio di passo. Ieri il segretario cittadino di Fratelli d’Italia Omar Lamparelli ha però smentito ogni “golpe”: «La nostra indicazione è stata in linea con il sindaco, Invernizzi è stata eletta, ma valuteremo gli sviluppi all’interno del centrodestra».

In tutto questo quadro di dissidi politici resta purtroppo sullo sfondo la situazione della casa di riposo, alle prese con una difficoltà palese sul fronte economico e una gestione d’emergenza per il Covid. Da registrare anche il silenzio ieri della neo presidente che, se in primo momento, dopo le pesanti accuse di Maggi, aveva pensato a una reazione, ha poi cambiato linea e deciso di non rilasciare dichiarazioni. Di certo, sin da subito, Invernizzi ha manifestato la volontà di portare avanti l’incarico e appare ora intenzionata a resistere.

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