LODI Rivoluzione Covid, così piazza della Vittoria riprende vita

Tavolini e sedute compaiono in tutta la città, 73 le autorizzazioni concesse

I sassi di fiume sotto la suola delle scarpe, con vista sulla cattedrale. Per l’aperitivo o la cena a cielo aperto, nel cuore del centro storico. Si moltiplicano i posti a sedere di bar e ristoranti in piazza della Vittoria. Complici le norme anti-contagio - e la possibilità concessa di lavorare con servizio al tavolo solo all’aperto - il colpo d’occhio sulla piazza, nel fine settimana, è una cartolina che fino a qualche anno non era immaginabile. Con tavoli e sedute che occupano, oltre ai portici, anche una bella fetta della pavimentazione un tempo vuota. E se piazza della Vittoria è uno degli esempi dove la rivoluzione Covid è più visibile, tavolini e sedute sono spuntati un po’ ovunque in città, compresi alcuni posti dedicati ai parcheggi delle auto. Sono 73 le autorizzazioni concesse finora da palazzo Broletto per l’occupazione del suolo pubblico da bar e attività di ristorazione. Cinque di queste sono concesse su stalli di sosta, in via Torino, zona Martinetta, via Lodivecchio, via Lombardo e via del Pulignano.

«Fino a fine anno i pubblici esercizi potranno usufruire gratuitamente degli spazi all’esterno dei locali, un’agevolazione che il Comune aveva deciso di garantire ancora prima che il governo prorogasse l’esenzione da giugno a settembre - sottolinea il sindaco di Lodi Sara Casanova - , per andare incontro agli esercenti colpiti dalle restrizioni imposte dall’ondata pandemica». Il lavoro di analisi delle richieste degli imprenditori non è finito.«È al lavoro l’ufficio viabilità per la valutazione delle istanze: finora sono state rilasciate 73 autorizzazioni, con una procedura semplificata e più snella che presuppone tempistiche più rapide per l’approvazione delle istanze e che soprattutto esonera il richiedente dal pagamento della marca da bollo». Immagini quella della piazza popolata che dimostrano, aggiunge Lorenzo Maggi, assessore alle attività produttive e vicesindaco, «che Lodi non è una città per vecchi: oggi possiamo a buon titolo essere anche tra gli importatori dei fruitori del divertimento». «Vedere il centro che pullula di persone che, nel rispetto delle norme, si divertono, è una notizia positiva che ha aspetti benefici per la città e per le attività economiche, che producono reddito e posti di lavoro - rimarca Maggi - : un andamento agevolato dalle norme nazionali e dal Comune». L’indirizzo dell’amministrazione è «autorizzare tutto quello che è possibile: la vista della piazza, che è a disposizione delle attività, è emblematica. L’arrivo di due attività ha completato l’offerta e non ci sono attività sfitte: è uno dei classici casi in cui possiamo dire che da una crisi può arrivare una rinascita».

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