LODI Riapertura della scalinata Federico II, dopo tre anni la situazione si sblocca

Enel ha eliminato le erbacce e potrà dare inizio ai lavori per la rimozione della contestata cabina

Lorenzo Crespiatico

Primo passo per la riapertura della scalinata Federico II: mercoledì è stata effettuata da Enel la rimozione della vegetazione spontanea cresciuta nei pressi della cabina adiacente alle mura. L’operazione è propedeutica alla cantierizzazione dell’area: nelle prossime settimane Enel procederà finalmente a rimuovere la cabina della discordia, che tanto ha fatto parlare di sé in questi anni.

Dopo l’intervento forse sarà possibile iniziare a parlare di riapertura per la scalinata Federico II, chiusa ormai da più di 3 anni. Per ora dal Broletto non è stata comunicata alcuna data certa. La scalinata era stata chiusa all’inizio del 2017 per ragioni di sicurezza: si era aperta, infatti, una larga crepa nelle mura adiacenti alla scalinata. A complicare la situazione è arrivata la posa della cabina Enel, al tempo molto criticata perché decisamente poco inserita nel contesto ambientale e architettonico.

Ora la cabina Enel verrà finalmente demolita e così si avvicina la riapertura del passaggio che collega la città alta alla città bassa. Il percorso ora è tutt’ora chiuso da svariate transenne, poste anche in verticale, che impediscono di scavalcare. I residenti della zona si sono lamentati a gran voce per il disagio creato dalla chiusura della scalinata, detta anche “muntadìn”. Per passare da via Cremonesi a via Gorini in questo momento infatti è necessario risalire il “montadone” e percorrere corso Mazzini verso porta Cremona, oppure passare di fronte all’ospedale, percorrendo viale Savoia, e risalire verso il centro storico da via Serravalle. Le altre due alternative sono quelle rappresentate dalla scalinata del Carmine, sicuramente impegnativa per le persone anziane o con difficoltà motorie, oppure dalla salita ciclo-pedonale sita più avanti, in direzione ospedale. Il sindaco Sara Casanova, durante la seduta di un consiglio comunale di ottobre, aveva ribadito la mancanza di una data certa per la riapertura: «Siamo arrivati a un punto che non dipende da noi», aveva precisato il primo cittadino, ricordando che solamente Enel avrebbe potuto sbloccare la situazione.

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