LODI Palazzo Sommariva si “svela”: ecco la facciata libera dal cantiere

Il prestigioso edificio sede di Bcc Centropadana è al centro di un restauro

Per mesi è stato il quartier generale di architetti, ingegneri, restauratori esperti. Tutti impegnati nel recupero di un patrimonio storico, artistico e architettonico parte del dna della città, ma sconosciuto ancora a molti. E nei prossimi mesi la sfida del recupero proseguirà al primo piano, dove la sfida per riportare alla luce la bellezza sepolta dall’usura del tempo è ancora tutta in divenire. Intanto da novembre, il piano terra della porzione di Palazzo Sommariva interessata dal maxi cantiere di recupero firmato Bcc Centropadana inizierà a popolarsi, con i dipendenti della filiale dell’istituto di credito oggi in via Garibaldi e i clienti.

Rimossa da pochi giorni la barriera di cantiere al piano terra di Palazzo Sommariva angolo via San Martino. E svelata ai lodigiani il nuovo volto della porzione del monumentale edificio al centro dell’intervento di restauro e adeguamento funzionale, che ha permesso di riportare alla luce affreschi celati da strati di pittura, controsoffitti e pareti divisorie costruite quando quegli spazi erano occupati da diverse attività commerciali. La seconda parte di un altrettanto monumentale recupero - quello che ha già restituito parte di Palazzo Sommariva e l’ha resa sede istituzionale della Bcc Centropadana - era partita nel corso 2018 per coinvolgere 1000 metri quadrati di immobile su due piani con un progetto firmato dallo studio Scorletti-Vanelli, realizzato dall’impresa Ceis e seguito passo passo per la committenza dal geometra Gian Giacomo Mola.

Al lavoro in questi mesi, sul fronte artistico, i restauratori Stefano Lavesi e Luca Villa, in un Ati con la Villa Restauri, che con un’operazione certosina, e in stretto contratto con la Sovrintendenza di Mantova, Cremona e Lodi, hanno permesso a molte opere di tornare a essere visibili e apprezzabili dai lodigiani in tutta la loro bellezza, ma con un approccio estremamente conservativo e la scelta di giustapporre agli affreschi conservati tratti di colore neutro per colmare le lacune.

Concluse nei giorni scorsi le operazioni al piano terra, con la facciata su corso Roma interamente visibile oggi dai lodigiani, a settembre inizieranno i lavori per gli allestimenti interni, per arrivare all’avvio del trasloco della filiale di via Garibaldi nel mese di ottobre. L’auspicio è che sia operativa qui già da inizio novembre, in una sede di pregio, ricca di bellezza. I lavori di recupero andranno avanti al primo piano, per riportare alla luce altre bellezze nei maestosi saloni e la stima è arrivare a conclusione nel giugno 2022.

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