LODI Olga e gli amici sono tornati al parcheggio col pick up carico di aiuti per i senzatetto

Insieme a Luca e Giorgione, la giovane ha portato indumenti e il conforto di una bevanda calda in via Vecchio Bersaglio

Un’attenzione gentile, un gesto premuroso che fa sentire meno freddo anche quando le temperature, di notte, sfiorano lo zero. Caldo come una carezza che ristora il corpo e arriva fino al cuore, giunge inaspettata e porta una speranza a chi non ha più nulla.

È un appuntamento con la solidarietà, il coraggio e con l’abnegazione di chi si concede senza chieder nulla in cambio.

Solo uno sorriso, un timido sguardo di riconoscenza che spicca nel buio di un angolo di Lodi, dimenticato da tutti.

A pochi passi dal centro, nell’ombra di un parcheggio isolato dal tran tran quotidiano dove sorge una realtà fatta di emarginazione e sofferenza, privazione e grave emergenza sociale.

Una dozzina di persone che si rifugiano lontano dagli sguardi della gente, arrotolati nelle coperte su materassi gettati per terra che attendono di guadagnarsi, un giorno dopo l’altro, un pasto caldo e una branda per la notte.

Ma se guardi da vicino, senti il freddo farsi ancora più pungente violento come un pugno che arriva dritto nello stomaco. E vedi le loro vite fotografate in vecchi scatti che rimangono impressi solo nei ricordi: un passato che sembra lontanissimo e che, beffardo, ritorna a portar tormento. Eppure un barlume di speranza torna ad accendersi ogni volta, anche in tempo di pandemia, grazie al buon cuore di Olga, Luca e Giorgione, in prima linea per offrire ristoro, una bevanda calda, indumenti nuovi da indossare e qualche parola di conforto: «Li conosciamo tutti per nome» commentano i giovani che, con il pick up stracolmo di ogni genere di ben di Dio, attendono l’arrivo della tornata dei senzatetto. Dopo la cena, consumata tra le mura della mensa, sono di nuovo in pista, sulla strada, in attesa di varcare la soglia del dormitorio: un riparo dal freddo, messo a disposizione dalla Caritas, con quattordici posti letto presso il dormitorio di via Vecchio Bersaglio.

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