LODI Nuova farmacia comunale in zona Coop, arriva il disco verde dal consiglio

L’apertura in programma per la fine dell’anno, il sindaco Casanova: «Servizio per i cittadini»

Via libera agli accordi per l’apertura della nuova farmacia comunale nell’area Coop. Il consiglio comunale, martedì sera, ha approvato lo schema di contratto di servizio con Astem e la società controllata azienda farmacie comunali di Lodi (Afc) a cui è stata affidata la quinta farmacia comunale, in corso di realizzazione in viale Pavia.

L’apertura è in programma entro la fine dell’anno. In aula sono state deliberate anche due perizie per la valutazione economico-finanziaria del presidio, per un valore pari a 926mila euro, e una per il valore economico dell’intera azienda farmacie pari a 7.890.000 euro, con un capitale sociale di 200mila euro. In virtù del conferimento della nuova farmacia cinque da parte del Comune di Lodi alla società Afc Lodi, l’ente acquisirà una quota di partecipazione di Afc pari a 10,50 per cento con un aumento di capitale sociale pari a 23.473 euro. Il contratto, che avrà una durata di 12 anni a partire dalla data di sottoscrizione, prevede l’impegno di Afc a versare al Comune 50mila euro oltre iva, quale canone per la gestione. Il sindaco Sara Casanova ha sostenuto l’importanza del servizio per la città: «La collocazione della quinta sede farmaceutica comunale, posta all’interno del comparto Coop e ben collegata non solo alla città, ma anche all’esterno per il tramite della tangenziale contribuirà a valorizzare il tessuto commerciale locale e riteniamo si rivelerà strategica sotto il profilo dell’attrattività e quindi dei potenziali profitti da tradurre in ulteriori servizi a vantaggio dei cittadini». Per la maggioranza sono intervenute Eleonora Ferri della Lega («La nuova farmacia di quartiere indubbiamente è un vantaggio sociale oltre che economico, la sinistra fa demagogia») ed Elisa Gulteri di Fratelli d’Italia («Il nuovo presidio rappresenta un punto di riferimento essenziale per la comunità locale e un centro di ascolto per informazioni sanitarie di primo intervento»). Per l’opposizione Simone Piacentini (Pd) ha attaccato: «Ancora una volta questa amministrazione arriva in ritardo. L’operazione era già definita il 2 maggio del 2019, ma mancava la perizia. Questo rischia di produrre dei ritardi nell’apertura del punto vendita».

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