LODI Nuova centrale a gas per il teleriscaldamento all’ex Macello, arriva la lettera dei residenti della zona del tribunale

L’installazione dei generatori segna il punto di non ritorno per la centrale

Pochi giorni fa sono arrivati, al parcheggio dell’Ex Macello, i generatori che rappresentano un po’ il cuore della centrale a gas del teleriscaldamento che ha suscitato tante mobilitazioni in campagna elettorale. I generatori segnano un po’ il punto di non ritorno per questa situazione, ma settimana prossima ci sarà un incontro tra l’amministrazione e Linea Green per cercare di capire come minimizzare l’impatto sulla città.

In vista di questo incontro, si sono mobilitati anche alcuni cittadini residenti in zona Tribunale: «Prendendo spunto dall’incontro che avrete con Linea Green la prossima settimana, con la presente desideriamo gentilmente trasmettervi alcune nostre considerazioni - scrivono in una lettera indirizzata all’amministrazione -. Premettiamo che l’ormai definitiva presa di coscienza della costruzione della discussa Centrale a gas all’ex-macello continua a lasciarci amareggiati e interdetti. Investire su una centrale a gas Master del teleriscaldamento, incredibilmente trasferita in centro città, è e sarà un errore incomprensibile non solo per noi che ci vivremo di fronte, ma per tutta la Città di Lodi. Un’assurdità che mai metabolizzeremo».

Vista la situazione, però, i residenti fanno un elenco di richieste all’amministrazione, a cui ribadiscono la propria fiducia: «Noi abbiamo totale fiducia verso l’attuale governo del Comune di Lodi, il cui orientamento in materia durante la recente campagna elettorale, è stato da noi condiviso e sostenuto. Siamo certi che massimi saranno gli sforzi, fin da ora, rivolti ad accelerare il più possibile una decisa trasformazione di questo malsano progetto».«In ogni caso, di fronte a quanto obtorto collo ci apprestiamo a subire, chiediamo cortesemente che il Comune di Lodi si faccia portavoce della richiesta a Linea Green (o realizzazione per quanto gli compete), di quanto segue»: i cittadini espongono poi sette richieste: l’obbligo di riduzione sensibile delle ore di funzionamento e utilizzo di una sola caldaia per volta; un sistema di trattamento dei fumi in uscita; uno studio della ricaduta dei fumi; il costante monitoraggio degli agenti inquinanti con centraline poste immediatamente nelle vicinanze; la responsabilizzazione di Arpa per la verifica; la trasmissione completa degli esiti delle verifiche alla popolazione; la mitigazione paesaggistica.

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