LODI Notti insonni per il cantiere, e i lavori andranno avanti

Interventi fino al 14 luglio sulla linea ferroviaria tra i quartieri San Fereolo e Porta Regale

Chi si affida alle finestre aperte per assicurarsi un filo d’aria e lottare così contro la calura estiva, potrebbe trovarsi di fronte a un bivio. O continuare ad assicurarsi un minimo di brezza e non dover lottare con l’afa, esponendosi però a qualche rumore di troppo in arrivo dai binari, o chiuderle per difendersi dai colpi in notturna e trovarsi però a combattere con l’afa. Nuovi disagi all’orizzonte per i quartieri San Fereolo e Fanfani, i più vicini allo scalo ferroviario di via Marchi, quartiere generale di lavori per il risanamento e rinnovo della tratta tra Rogoredo e Lodi. Un cantiere che da settimane ormai, in particolare in alcune notti di picco, è diventato il cruccio dei residenti delle due zone, in particolare quelli a ridosso della strada ferrata a causa delle lavorazioni notturne particolarmente rumorose, ma anche per il passaggio dei mezzi pesanti nella viabilità di quartiere. All’orizzonte oggi ci sono nuovi giorni di potenziali disagi, in arrivo a stretto giro di posta, ovvero dal prossimo 2 luglio e in agenda fino al prossimo 14 luglio. Quando cioè, come da ultime comunicazioni dell’impresa GCF spa, incaricata dell’esecuzione dei lavori promossi da Rfi, sono previste le lavorazioni residue «potenzialmente fonte di disturbo in orario notturno». Il cantiere si era aperto lo scorso 6 aprile e le lavorazioni sono in programma fino al prossimo 8 ottobre, ma i disagi più importanti, che dovrebbero essere anche gli ultimi in agenda a causare contraccolpi in notturna, sono appunto previsti nella prima metà di luglio. Le attività per garantire la sicurezza della linea ferroviaria - motivo che le rende non ulteriormente differibili - sono diverse e se quelle di cantiere sono svolte principalmente nella fascia oraria diurna, quelle più per il risanamento e il rinnovo dei binari sono previste in notturna. Nel corso del mese di marzo, il soggetto incaricato dei lavori aveva già ottenuto dall’amministrazione comunale un’autorizzazione per svolgere i lavori in deroga ai limiti acustici normalmente ammissibili secondo il piano comunale di zonizzazione acustica. Sempre nel piano dell’azienda i giorni “neri” sul fronte dei disagi sono stati quantificati complessivamente in quattordici non continuativi.

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