Lodi, Nella Veglia di Pentecoste, la firma del libro sinodale

Atto conclusivo del Sinodo diocesano, inizio di un nuovo cammino di attuazione delle istanze emerse dal confronto sinodale

Il fuoco acceso nel cortile dell’episcopio a rischiarare la sera incipiente, i sinodali riuniti ancora una volta, insieme al vescovo, ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose e ai fedeli, per un momento che segna contemporaneamente la conclusione del Sinodo diocesano, e l’avvio del cammino post-sinodale. Un cammino da intraprendere con rinnovato entusiasmo per trasformare in prassi quotidiana le indicazioni e gli stimoli raccolti nel libro sinodale, che stasera (sabato) è stato promulgato ufficialmente in cattedrale al termine della Veglia di Pentecoste.

Dopo la Memoria della Confermazione, la processione verso la cattedrale e la celebrazione eucaristica, infatti, il vescovo ha firmato il testo partorito dall’assemblea sinodale, apponendo la formula antica con cui si chiuse il Concilio di Gerusalemme: «Lo Spirito santo e noi».

L’importante valenza ecclesiale, la portata legislativa e i riflessi pastorali di questo momento hanno lasciato spazio alla profondità della fede: «Questa sera - ha esordito il vescovo - lasciamoci afferrare dallo Spirito, in un dialogo orante ispirato dalla lode, da quel linguaggio dell’amore che ci rende fratelli e sorelle tutti».

Evocando questa unità che emana dal mistero pasquale, e invocando lo Spirito che ha ispirato la comunione sinodale, il vescovo ha chiarito: «Questo libro rappresenta l’impegno della Chiesa di Lodi disponibile, responsabilmente e gioiosamente, a servire il Vangelo, cominciando dalle giovani generazioni, dai poveri e dai sofferenti, ricercando la divina volontà che è fonte di pace. Allo Spirito, al Principe e alla Regina della pace affidiamo, insieme a Papa Francesco, le sorti dell’amata nazione ucraina. Ma nella vigilia di Pentecoste lo Spirito è pronto a donare la serenità e la pace a ciascuno di noi, alle famiglie, alle comunità e a tutti i popoli nella fraternità universale».

Al termine della celebrazione eucaristica, è stata data lettura del decreto di promulgazione delle costituzioni raccolte nel libro sinodale: il libro è stato quindi consegnato al vicario generale, ai vicari locali e ai membri della già presidenza, ed è stato inviato in versione digitale ai sacerdoti e ai sinodali.

Il vescovo, prima della benedizione finale, ha ringraziato tutti coloro che hanno accompagnato questo cammino, tutte le componenti della Chiesa laudense e, con una preghiera speciale per le vocazioni, ha ribadito: «Abbiamo acquisito lo stile sinodale, ora bisogna dare avvio alla sua attuazione».

Un approfondimento su questo momento importante della comunità ecclesiale laudense è contenuto nel quotidiano in edicola il 6 giugno

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