LODI «Manchiamo tanto ai bambini: per loro non ci siamo mai fermati»

Parla la dottoressa Cambiè, nuova presidente Abio, l’associazione che si occupa dei piccoli in ospedale

Un ambiente colorato e accogliente anche tra le mura dell’ospedale, un camice azzurro che richiama un sorriso. Anche fuori dal reparto i volontari dell’Abio non si sono fermati e proseguono la loro attività a favore dei più piccoli.

E a raccontare progetti e iniziative in cantiere, è la dottoressa Maurizia Cambiè, eletta presidente del sodalizio in occasione dell’assemblea annuale del consiglio direttivo.

«L’Abio (Associazione per il bambino in ospedale) nasce con l’obbiettivo di portare un conforto e un po’ di spensieratezza negli ospedali – ha spiegato la dottoressa, tra i fondatori dell’organizzazione di volontariato insieme al professor Cesare Belloni e Teresa Cantinotti, all’epoca caposala -. Siamo operativo nei reparti di pediatria, patologia neonatale e neuropsichiatria infantile dell’ospedale Maggiore di Lodi con un’equipe di volontari motivati e formati».

E dopo la chiusura dell’ospedale, il 21 febbraio i volontari si sono trovati costretti a salutare i piccoli pazienti ricoverati in ospedale, con la volontà di non lasciarli soli.

«Durante la pandemia l’Asst (Azienda sociosanitaria territoriale) ha dovuto bloccare la nostra attività in reparto – ha spiegato la dottoressa -. Però ci è giunta voce che manca fortemente la nostra presenza e questo ci riempie di gioia».

Ma nel frattempo l’Abio non ha fermato la sua corsa e prosegue nella sua missione. «È in arrivo una fornitura di attrezzature da esterno destinate all’Uonpia (Unità operativa di neuropsichiatria infantile) di via Papa Giovanni XXIII – ha proseguito – per rendere a misura di bambino una realtà riabilitativa del territorio. Nel corso degli anni abbiamo dato un nuovo look al reparto di pediatria, in particolare alla sala da pranzo: più colorata e divertente riesce ad essere più gradevole sia per i piccoli degenti che per le loro famiglie».

Ma non finisce qui: un kit di accoglienza ai degenti per farsi ricordare dopo le dimissioni ma soprattutto per rendere il ricovero meno traumatico. E poi tanti libri, giochi attività per trascorrere il tempo in ospedale.

I volontari vengono formati con un percorso di preparazione lungo sei mesi per non farsi trovare impreparati.

«Dunque, non ci si improvvisa volontari Abio e tanto meno lo si fa per occupare il tempo libero – ha precisato la Cambiè -. Si tratta invece di un impegno che ci vede coinvolti in prima linea rispettando in primis l’operato di medici e infermieri e gli orari di visite e terapie in corsia».

E dopo il cambio al vertice, la dottoressa Maurizia Cambiè che per 22 anni ha lavorato in pediatria esprime la sua soddisfazione per il nuovo incarico: «Sono davvero orgogliosa di essere stata nominata presidente – ha commentato -. Mi rendo conto si tratti di un impegno importante e spero di svolgerlo al meglio come lo ha fatto per 26 anni Fulvia Bertoletti».

Per chi volesse prendere contatto con l’associazione, la segreteria riaprirà appena possibile il mercoledì dalle 10,30 alle 17,30 in via Cavour 60 a Lodi ma nel frattempo è attiva la mail [email protected]

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