LODI Le “porte” nei tassi dei giardini del Passeggio

I grandi alberi vengono usati per ritrovi improvvisati, con tanto di rifiuti lasciati sul terreno

Basta un colpo d’occhio veloce per scorgere la “porta” vegetale. Un varco che interrompe la tessitura ordinata naturale di rami e le foglie a forma di aghi, su una dei fianchi del gigante verde. Nella penombra generata della vegetazione, i rifiuti spiccano sul terreno. Pezzi di tessuto – forse una maglietta lasciata da chi ha preso quello spazio naturale come un guardaroba improvvisato – e resti di ritrovi. Ci sono bottiglie di birra abbandonate tra il tappeto di minuscoli aghi e le radici; ci sono una distesa di cartacce, fazzoletti e altri residui, tutto lasciato nel ventre di uno dei grandi tassi dei Giardini Barbarossa, biglietto da visita green al centro storico, con affaccio su viale IV Novembre e via Anelli. Continuano a essere un nodo irrisolto le condizioni dei Giardini Barbarossa, soprattutto negli angoli nascosti dell’area, come quelli celati dalle infrastrutture verdi dei tassi a dimora sul percorso, diventati nel tempo teatro di fenomeni diversi, dall’abbandono di rifiuti all’utilizzo come bagno pubblico naturale, sfruttando gli interni delle piante. Un via via, quello all’interno degli alberi, che ha di fatto creato ormai delle vere e proprie porte nella trama della chioma, che vengono continuamente usati per scopi diversi. Una lotta quella contro l’inciviltà dilagante che, al momento, non è vinta. Negli anni Palazzo Broletto, come ha chiarito ieri, aveva provato anche a inserire delle barriere per evitare gli accessi negli alberi, utilizzando ad esempio delle reti, diventate a loro volta vittime di inciviltà. Divelte e accartocciate fino a confondersi al perimetro delle stesse porte vegetali a soli pochi giorni dall’installazione, nonostante la strategia attuata di mimetizzare la posa con un intreccio di rami sopra alla rete. Il Comune ha poi chiarito che, oltre alla riqualificazione verde attuata di recente con nuove piantumazioni, vengono inseriti interventi quotidiani di pulizia dell’area verde e dei percorsi, e di svuotamento dei cestini da parte dell’impresa Dordoni, incarica da Astem.

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