LODI Lavori pubblici a rischio infiltrazioni

Il questore ha incontrato i sindaci dei principali centri della provincia

Cantieri e lavori di pubblica utilità. Un’opportunità per la cittadinanza di godere di strutture e infrastrutture migliori tra immobili, strade e patrimonio pubblico che va a comporre il panorama Lodigiano. Ma possibile anche terreno fertile per infiltrazioni della malavita organizzata. C’è anche il tema del racket dei lavori pubblici tra i campi di discussione che il questore di Lodi Nicolino Pepe ha voluto affrontare negli incontri avuti con i sindaci dei vari Comuni che compongono il territorio provinciale. Negli scorsi giorni il questore ha ricevuto i primi cittadini di Lodi, Codogno, Casalpusterlengo, Lodi Vecchio, Sant’Angelo e Comazzo. E tra le partite di maggior importanza per tutti c’è proprio quello dei lavori infrastrutturali sui territori di competenza: tanti i cantieri aperti nel corso degli ultimi mesi. Altrettanti, in un’ottica di ripresa dopo due anni più che mai complicati, quelli che prenderanno il via. E, come testimoniato anche dalle inchieste nelle province vicine, la massima attenzione deve essere prestata al possibile inserimento di organizzazioni malavitose, interessate a mettere le mani su lucrosi ed importanti appalti. Alla base degli incontri però non solo la tematica lavori, ma anche un primo approccio per conoscere meglio il territorio e approfondire problematiche che, su varia scala, stanno interessando tutte le comunità. Tra questi, i furti in abitazione, ma anche l’odioso fenomeno delle truffe agli anziani. Massima attenzione poi posta all’esplodere della violenza in ambito giovanile. Gli episodi maggiori riguardano soprattutto Lodi, con anche minorenni e under 14 individuati quali colpevoli. Ma in tutto il Lodigiano la microcriminalità con adolescenti coinvolti preoccupa e non poco, con anche fenomeni di vandalismo diffusi sui beni pubblici più volte poi riqualificati da parte delle stesse amministrazioni comunali. Ne sono esempio le rapine tra Giardini Barbarossa e zona della stazione nel capoluogo provinciale, così come i parchi giochi distrutti principalmente in provincia e il disturbo della quiete pubblica soprattutto nel fine settimana. Diversi Comuni e altrettante sfaccettature del vivere quotidiano. Il questore ha quindi lasciato spazio ai primi cittadini nel segnalare criticità del proprio territorio, andando quindi a fortificare quel rapporto tra polizia-amministrazioni comunali, anche in conseguenza dei controlli straordinari decisi nel comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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