LODI Isola Carolina, aspettando la rinascita cresce il degrado

Viaggio in un parco sempre più in stato di abbandono: il Broletto punta alla gara per il restyling entro il 2020, ma le polemiche non mancano

In attesa del nuovo progetto della giunta Casanova, il parco pubblico Isola Carolina versa in un forte degrado. Le tematiche ormai sono note: giochi per i bambini quasi assenti, servizi igienici chiusi, mancanza di un punto di ristoro, pavimentazione dissestata, panchine rotte e un’aria generale di abbandono.

Di fianco allo spiazzo dell’ex-bar, andato a fuoco ormai anni fa, c’è una piccola casetta di legno: la serratura d’ingresso è stata divelta e all’interno, oltre al forte odore di urina, si trova di tutto, da vestiti a fazzoletti usati, oltre a oggetti abbandonati di varia natura. Resti di feci umane erano chiaramente visibili, inoltre, nella mattinata di venerdì, di fronte all’ingresso del parco sotterraneo (il cui ingresso si trova su viale Dalmazia). Del “veliero”, del “dondolo” e delle altre strutture è rimasto solamente il cartello all’ingresso, che recita beffardo: “Benvenuti al parco del lago Gerundo”. Il tavolo “inclusivo” installato non molto tempo fa dal comitato spontaneo Isola Carolina, con l’autorizzazione del Comune di Lodi, è già pieno di scritte di ogni tipo. Per risolvere tutti questi problemi il Broletto ha messo in campo un nuovo progetto, un tempo definito “piano B”, ideato per rimpiazzare il progetto dell’architetto milanese Marco Bay (fermato a seguito di una grande protesta popolare, scatenatasi perché il progetto prevedeva di tagliare 105 alberi ad alto fusto, sui 371 totali, da sostituire con 422 nuove alberature di media altezza). Una nuova petizione in questi mesi si è opposta al nuovo progetto da 400mila euro (coperti da mutuo) della giunta comunale: agli oppositori non piace l’arretramento della recinzione di viale Dalmazia, al fine di creare un’area carrabile aperta 24 ore su 24. Il secondo elemento contestato è l’idea di posizionare un’area ristoro al piano terra del palazzo sede del parco Adda Sud, ampliando l’edificio. Obiettivo del Broletto è di far partire la gara entro il 2020, per avviare i lavori nell’anno prossimo. I fondi per il momento previsti sono 400mila euro, ma l’amministrazione ha già messo in conto di poter aumentare la spesa a bilancio, per realizzare al meglio un intervento così tanto atteso da tutti i lodigiani. La speranza dei cittadini dubbiosi è che, a seguito degli interventi, l’essenza del parco, creato nel 1953 per volontà di Enrico Mattei, non venga totalmente stravolta.

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