Lodi, in 100 contro la manovra

Arrabbiati e con tanto fiato a disposizione per gridare che la manovra “salva Italia” del governo Monti «è una vergogna». Ieri pomeriggio un corteo di oltre cento persone - provvisto di striscioni e fischietti - si è ritrovato sotto il palazzo della Prefettura per protestare contro le misure che «metteranno nei guai le famiglie e i lavoratori», un presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil che per l’occasione si sono presentate unite come non accadeva da tempo, perlomeno a livello nazionale.

Le tre organizzazioni sono state ricevute dal prefetto Matteo Piantedosi, il quale ha assicurato il proprio impegno non solo affinché il messaggio arrivi a Roma ma affinchè si lavori anche sul territorio per affrontare i guai e tutelare i più bisognosi. A questo proposito si porterà avanti un progetto, insieme ai sindacati e ai sindaci, per risolvere il problema degli sfratti e della “fame” di case popolari.

«Il prefetto ci ha assicurato il suo coinvolgimento - spiegano il segretario provinciale della Cisl Mario Uccellini e il segretario provinciale della Uil Santo Bolognesi -, questi provvedimenti aumenteranno a dismisura il livello di povertà, è importante intervenire per evitare ulteriori tensioni». Non è un caso che alla manifestazione in corso Umberto a Lodi abbiano partecipato tutte le categorie rappresentate dai sindacati: dai pensionati agli statali, dai chimici ai postali, dai trasporti all’agricoltura, dal commercio alla scuola, dalla sanità ai pensionati che non sanno più quando arriverà il momento di ritirarsi dal mercato.

«È drammatico il fatto che ci siano persone colpite tre volte dai provvedimenti - dice Domenico Campagnoli, segretario provinciale della Cgil -, questa è una “guerra economica” che non può essere combattuta con ricette come la Padania e la raspadura».

I lavoratori hanno comunicato il proprio dissenso tra fischi e slogan, i più scatenati erano i dipendenti delle Poste, che in questi giorni stanno organizzando diverse assemblee sul territorio per affrontare i problemi del recapito e della sportelleria.

Anche la Federazione della Sinistra ha dato il suo sostegno ai partecipanti, sul posto erano infatti presenti l’assessore alle politiche sociali del comune di Lodi, Silvana Cesani, il consigliere Antonio Bagnaschi, Sergio Imeri, Franco Tonon, Andrea Viani e Vito Cafaro. La loro squadra ha già fissato per domenica un picchetto di protesta che andrà in scena in corso Umberto, dalle 9 alle 12.

Sotto le finestre della Prefettura ha fatto la sua comparsa, per tutto il tempo della protesta, uno striscione: «Stanchi di pagare per tutti, cambiamo la manovra ingiusta, diamo un futuro ai giovani e all’Italia».

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