LODI Il sindaco sul traffico in tilt: «Al lavoro per migliorare Lodi»

Dopo le tante proteste e i problemi aperti Casanova interviene per sottolineare «l’importanza degli interventi in corso»

Il messaggio, in sintesi, è «stiamo lavorando per migliorare Lodi». E per «garantire una circolazione dei mezzi più fluida e ridotta nei tempi di percorrenza, per andare incontro anche al cambiamento nella mobilità dettato dalla situazione sanitaria». In giorni di «ripartenza per le nostre attività economiche, le scuole, le realtà associative», quando «il tema del traffico è tornato al centro del dibattito anche per l’avvio di alcuni importanti interventi stradali di manutenzione», è il sindaco Sara Casanova a fare il punto sulle prospettive a breve e medio raggio per il binomio strade intasate e disagi. A partire dai cantieri di questi giorni, che «comporteranno disagi temporanei: ne siamo consapevoli e ce ne scusiamo, ma siamo altrettanto certi dei benefici che ne deriveranno».

Il primo cittadino ricorda i risultati «già evidenti» su via Serravalle, «dove abbiamo realizzato un marciapiede sicuro e sufficiente ampio anche per il passaggio delle carrozzine, eliminando le barriere architettoniche e si lavora per sistemare il pericoloso incrocio con via San Giacomo». E ancora i lavori di viale Papa Giovanni XXIII al via lunedì - «un’opera a lungo attesa e richiesta dai residenti e indispensabile anche per le scuole» - e l’asfaltatura di via Secondo Cremonesi, inserita in «un programma di ripristini che ha già toccato assi strategici, come via San Fereolo e viale Milano», dopo i lavori di adeguamento alla rete gas. «Un contributo alla soluzione di alcuni complessi nodi di traffico - prosegue il sindaco - verrà dalle opere stradali legate al piano Lombardia, finanziato da Regione, e dalla trasformazione dell’area dell’Ex Consorzio (meglio noto come “piano Esselunga”) che in autunno porterà a Lodi le prime due rotatorie in piazzale Medaglie d’Oro e in viale Dante, fondamentali per alleggerire la pressione del traffico in centro storico». Insomma si lavora per «migliorare Lodi», in un contesto inedito. «Il timore per l’uso dei mezzi pubblici, unito a una capienza limite già di per sé ridotta, ha infatti determinato un maggior ricorso a quelli privati - chiude Casanova - . L’aumento dei veicoli per le strade è una condizione che si lega in modo evidente al periodo emergenziale e che richiede una riflessione accurata da parte dell’amministrazione anche nell’ottica della promozione di forme di mobilità alternativa, un impegno già tradotto in significative attenzioni alla rete ciclabile e pedonale. E che prosegue con l’obiettivo di favorire e rafforzare abitudini di spostamento sostenibili».

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