LODI Il ritiro dei pass disabili “in presenza” diventa un caso

La protesta di una famiglia di una donna anziana costretta ad andare di persona in Comune

«Sulle pratiche per i pass disabili, che sono circa 1.150 in città, si trovi una soluzione per andare incontro ai cittadini». È l’appello lanciato da Enrico Agosti, presidente Anmic (associazione mutilati e invalidi civili), che è intervenuto sul caso del rilascio e rinnovi dei contrassegni per permettere ai diversamente abili di parcheggiare in striscia gialla o gratis sugli stalli blu, pratica che a Lodi deve avvenire con la firma in presenza del diretto interessato.

Solo nei giorni scorsi una famiglia si è rivolta al “Cittadino” per segnalare la difficoltà di un’anziana signora a ritirare il pass di persona. «L’ufficio viabilità del Comune di Lodi rilascia il nuovo contrassegno solo con firma in presenza dell’intestatario. Ho segnalato in tre occasioni al personale dell’ufficio che mia madre era reduce da una caduta in casa, che ha compromesso la sua mobilità generale, oltre alla necessità di evitare il più possibile contatti in ambiente frequentati da molte persone per i rischi legati al Covid – riferisce il parente della donna -. Ho pertanto richiesto di poter ritirare il contrassegno con delega, ma in più occasioni mi è stato detto che il ritiro a cura di mia madre risponde ad esigenze di identificazione della titolare del contrassegno. Dalle ricerche da me condotte ho appurato però che nella stragrande maggioranza dei casi i comuni italiani prevedono il ritiro con delega, ad esempio quello di Milano».

Sulla vicenda anche l’Anmic ha invitato a trovare una soluzione. «Si possono seguire strade diverse: ad esempio aprire all’utilizzo della delega per il ritiro dei pass, oppure prevedere che ci sia una specie di notifica con dei messi comunali incaricati di consegnare il pass a domicilio o ancora, per andare incontro agli utenti, i titolari potrebbero farsi accompagnare fino all’ingresso del Broletto, poi rimanere in auto e il funzionario potrebbero scendere per la consegna», sottolinea Agosti.

Ieri è intervenuto anche l’assessore alla viabilità Alberto Tarchini: «Premesso che si tratta di casi piuttosto rari, capiamo le difficoltà. Su questo tema non ci sono riscontri univoci della normativa, tanto che i comuni si comportano in modo diverso. Mi impegno a fare un approfondimento per arrivare a un’interpretazione univoca».

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