Lodi, il caso Esselunga: per Furegato «va tutelato l’interesse pubblico»

Preoccupano i risvolti economici per il Broletto «e la sentenza è solo di primo grado»

«Tutelare nel modo più efficace l’interesse pubblico, in tutti i suoi aspetti». Così il sindaco Andrea Furegato interviene sulla sentenza del Tar riguardo l’area dell’ex Consorzio agrario. Il tribunale, di fatto, ha cancellato il Piano integrato d’intervento, riportando la questione urbanistica dentro il perimetro di quanto previsto dal Piano di governo del territorio.

Gli scenari per ora sono tutti aperti, dall’avvio di un nuovo piano al recupero dell’attuale, dalle valutazioni patrimoniali alle questioni legate alle opere viabilistiche. Senza escludere nuovi passaggi nei tribunali. A gestire la partita sarà il neo-sindaco Andrea Furegato: «Il recupero dell’area dell’ex Consorzio agrario rappresenta un’opportunità più che importante per la città – dichiara il primo cittadino -. Il tema non è mai stato e non è Esselunga sì o no, né tantomeno dividere la politica, la città e i suoi cittadini su fronti contrapposti. Sono convinto che sia possibile soddisfare le legittime aspettative di chi intende investire sull’area e quelle dei consumatori lodigiani, raggiungendo allo stesso tempo obiettivi di interesse pubblico. Il Piano dovrà essere gestito con estrema precisione, capacità di analisi e profonda riflessione, in pieno spirito di trasparenza e partecipazione».

Il percorso non sarà per niente facile. «Dovremo capire come tutelare nel modo più efficace possibile l’interesse pubblico, in tutti i suoi aspetti, tra i quali spicca l’obiettivo di non lasciare abbandonata e senza funzione un’area così strategica, per dimensioni e posizione – conclude Furegato -. Questo interesse si deve rapportare a quello legittimo di un operatore privato, che ha affrontato un significativo investimento, sulla base di presupposti che, in forza della sentenza, sono ora venuti meno. Allo stesso modo sono venute meno le premesse degli impegni reciproci tra il Comune e l’operatore stesso, con delicate implicazioni anche di ordine economico e patrimoniale che dovranno essere valutate con grande attenzione e serietà, tenendo anche conto che siamo in presenza di un giudizio di primo grado».

Leggi l’approfondimento sul Cittadino in edicola oggi 21 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA