LODI «Ho paura di andare a scuola e non prendo più l’autobus»: una 13enne vittima dei bulli

Parole pesanti, offese e anche una chat di WhatsApp contro la ragazza che frequenta le medie

«Le parole fanno male: a volte molto più delle botte».

Una frase che ha lasciato il segno per un caso di bullismo che risale al 2018, oltre i confini del Lodigiano. Precisamente a Novara e che si era chiuso nel modo più tragico, con il suicidio di Carolina Picchio di soli 14 anni.

Ma il bullismo non è un fenomeno che riempie solo le pagine dei giornali e le notizie di cronaca in tv: è una piaga reale che si tocca con mano anche nelle scuole di Lodi. Proprio come il caso di una tredicenne di Borgo San Giovanni, iscritta alla classe terza di una scuola media di Lodi. La sua è una storia che parte da lontano, nata da un’amicizia sbagliata all’epoca delle scuole elementari.

«In un’occasione sono stata anche picchiata» racconta la ragazzina con incontriamo insieme alla mamma in un bar del paese. Ma più che le botte, che risalgono ai ricordi dell’infanzia, a farle certamente più male sono state le parole scritte nere su bianco nella chat di gruppo che ha coinvolto in tutto sei persone.

Una chat dal nome inquietante, che ha fatto temere il peggio con minacce di morte e ricompense in denaro che sono rimaste indelebili on line.

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