LODI Festa Halloween, venduti già 350 biglietti

Dopo le polemiche sull’alcol, gli organizzatori presentano le misure di sicurezza

Già venduti 350 biglietti per il party di Halloween al Palacastellotti, in programma la notte del 31 ottobre. Gli organizzatori della MeLodi hanno dichiarato di aver presentato in Comune giovedì il progetto di allestimento dell’impianto sportivo per il maxi evento, ma deve ancora essere rilasciata l’autorizzazione in deroga con la firma del sindaco.

«Sarà una festa in sicurezza, avremo un service con 20 addetti per i controlli, in più ci saranno la Croce rossa e i Vigili del fuoco. Si potrà inoltre entrare se maggiorenni, con il “green pass” e dopo una misurazione della temperatura. Per noi questa manifestazione sarà un banco di prova, è l’evento zero», spiega Luca Nepote Pola, amministratore della società MeLodi Entertainment. Che ha provato a smorzare le polemiche sul sistema delle consumazioni illimitate per tutti i partecipanti: «Abbiamo promosso diversi appuntamenti con open bar senza conseguenze catastrofiche, come qualcuno sostiene – replica Nepote della MeLodi – al massimo i clienti potranno avere contemporaneamente due drink alla volta, poi saranno costretti a rimettersi in coda per avere un’altra consumazione. Ci saranno più punti bar». Secondo gli organizzatori questo dovrebbe frenare gli abusi, ma il tema sta già scaldando il dibattito politico in Broletto e le opposizioni hanno lanciato l’allarme sui rischi di un consumo fuori controllo di alcolici. A protezione della pista, dove giocano i campioni d’Italia dell’Amatori Wasken, gli organizzatori hanno garantito che sarà posizionato un materiale ignifugo.

Ieri ha preso posizione infine l’amministrazione Casanova, con il vicesindaco Lorenzo Maggi, che è intervenuto dopo le contestazioni degli ultimi giorni: «Si tratta di un momento di aggregazione musicale in uno spazio che già in passato ha ospitato artisti del calibro di Ligabue, Jovanotti, Ruggeri. Era anni che non venivano promossi appuntamenti di questo tipo – sottolinea il vicesindaco – la proposta è arrivata da due trentenni che da Torino hanno deciso di trasferirsi a Lodi, dove hanno intravisto un mercato interessante per lanciare questa manifestazione. Bisogna considerare che il settore del divertimento e dell’intrattenimento fa parte del sistema economico del Paese e coinvolge diverse figure, tra cui dj, operatori di catering, addetti al suono. Trovo che sia davvero sbagliato demonizzarlo se tutto avviene in sicurezza. Di fronte a questa opportunità Lodi, io credo, si debba dimostrare accogliente e aperta nei confronti delle nuove generazioni. Le polemiche del Pd sull’open bar sono state vergognose e profondamente offensive verso i giovani, questa non è una festa per far ubriacare i ragazzi. Tentare di far passare questo messaggio è pretestuoso e da reazionari. Noi abbiamo come Comune concesso il patrocinio, per dire che queste iniziative, a Lodi, sono le benvenute».

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