LODI Fanghi nei campi: «Comuni chiamati solo dopo 4 mesi»

La Provincia di Lodi finisce nel mirino

«La Provincia di Lodi trascura e sottovaluta il tema dell’utilizzo agricolo dei fanghi di depurazione. I comuni coinvolti dallo spargimento irregolare sono stati convocati solo ora, ci sono voluti ben quattro mesi». Il Pd Lodigiano va all’attacco di Palazzo San Cristoforo sulla questione dei fanghi dopo la convocazione dei comuni coinvolti nella vicenda di maggio dei “fanghi tossici” della Wte, sicuramente Lodi, Casale, Castiglione e Cavenago d’Adda. «Si tratta di un ritardo inaccettabile ed ingiustificabile, che conferma come a Palazzo San Cristoforo il problema sia stato a lungo trascurato e sottovalutato, anche perché la questione fanghi non si esaurisce qui ed è più che mai necessario mettere in campo misure e strumenti di intervento che consentano di prevenire situazioni analoghe che potrebbero verificarsi in futuro – si legge in una nota del Pd del Lodigiano -. L’aggiornamento normativo regionale che ha esteso ai gessi di defecazione la disciplina applicata ai fanghi da depurazione ha sciolto un equivoco, ma da solo non basta a risolvere il problema, che richiede concrete iniziative in materia di controlli e una revisione delle regole sulla classificazione dei materiali. La Regione continua a disattendere gli impegni presi ormai due anni fa per il potenziamento del personale Arpa, il taglio del 30 per cento dei quantitativi di spandimento consentiti e la revisione dei codici che identificano i materiali utilizzati. Ma se la Regione è rimasta immobile, la Provincia è rimasta in silenzio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA