LODI Esselunga, il primo via libera è con riserva

Sull’ex Consorzio agrario la commissione per il paesaggio rileva alcune criticità e dà giudizio “neutro”

Ex Consorzio agrario, c’è l’ok con riserva della commissione per il paesaggio. Sull’operazione per portare in stazione un supermercato col marchio Esselunga, l’organismo tecnico comunale ha dato un giudizio “neutro condizionato” (a maggioranza, due si sono astenuti), che equivale ad un’approvazione ma con alcune migliorie richieste e da prendere in considerazione.

È di fatto il primo esame del piano, in attesa della discussione sull’adozione nell’aula del Broletto: l’amministrazione Casanova conta di portare in consiglio l’intervento entro la metà di settembre. Sulla controversa trasformazione urbanistica, la commissione guidata dall’architetto Giuseppe Tamagnini – chiamata ad esaminare come un progetto si qualifica e si inserisce in un contesto – ha invitato a mitigare l’intervento dell’area commerciale con la previsione di una “quinta urbana”, quindi un elemento di separazione architettonico, su via Anelli fino a via Gandini per dare continuità con la presenza dell’edificio sul fronte opposto. Sul piano vengono anche rilevate diverse criticità, che si suggerisce di valutare. Anzitutto la necessità di «implementare e qualificare le aree a verde in modo adeguato ad assolvere la funzione di fascia di protezione» per le case. Poi vengono avanzati dubbi sul possibile carico di traffico in zona, per la movimentazione di mezzi pesanti. E ultimo punto, i tecnici sostengono «che l’area a verde pubblico, nel progetto prevista a ridosso della nuova rotatoria presso la stazione degli autobus, sia più funzionale se ricollocata a confine dell’edificato esistente residenziale».

Ecco i numeri del piano Esselunga all’ex Consorzio agrario di via Abate Anelli, 27mila metri quadrati di area dismessa. La proposta dei privati, presentata in municipio, è di realizzare in quello spazio una media struttura di vendita (sarebbe la 25esima nella zona di Lodi) da 2500 metri quadrati dedicati a corsie e scaffali, per generi alimentari e non, in un deposito da 7400 metri quadri in tutto - e l’edificio del dopolavoro, per altri 599 metri quadrati, sarà destinato a funzioni terziarie.L’ambito sarà interamente trasformato con cinque nuove rotatorie e due strade in più, percorsi ciclabili e pedonali, un nuovo terminal bus e ancora 76 posti auto a servizio della città, 162 posti da regolamentare con il privato e un parcheggio interrato da 414 posti per la struttura commerciale. Per quanto riguarda gli aspetti più puntuali degli interventi, la commissione per il paesaggio ha rimandato ai titoli abilitativi, relativi ad infrastrutture e opere private, le valutazioni architettoniche, stilistiche e morfologiche sulla compatibilità delle future proposte con il contesto urbano.

Intanto sul progetto per portare a Lodi il marchio Esselunga in stazione si è consolidato in città un fronte di contrari, riunito nel coordinamento Lodi vivibile, che comprende Legambiente, i partiti di opposizione in Broletto (tra cui Pd e Cinque stelle) e le minoranze fuori dal palazzo (Lodi comune solidale), pronti a dare battaglia in nome della difesa dei piccoli negozi e della salvaguardia dell’ambiente.

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