Lodi e Sudmilano, superata la soglia dei 30mila positivi dall’inizio della pandemia

Diffusione omogenea nei due territori, intanto sono in arrivo nuove dosi di vaccini

Lodigiano e Sudmilano insieme vanno oltre i 30mila positivi registrati ufficialmente nel sistema di sorveglianza della pandemia dal 20 febbraio scorso a oggi. La soglia è stata superata nei giorni scorsi, e mostra anche come le due aree nelle ultime settimane viaggino di pari passo nella diffusione del contagio. A ieri sera i positivi registrati ufficialmente in oltre un anno di Covid nei due territori sommavano a 30mila 374, con un incremento che ieri è stato di +18 sia per il Lodigiano sia per il Sudmilano. La provincia di Lodi conta 15mila 556 positivi totali su una popolazione (a fine 2019) di 227mila 412 persone, per un’incidenza del contagio del 6,84 per cento, mentre nei 16 comuni del Sudmilano monitorati da Il Cittadino i casi totali sono 14mila 818 su una popolazione residente al 31 dicembre 2019 di 185mila 423 persone, con un’incidenza del 7,99 per cento.

L’andamento del contagio nelle due aree oggi sembra simile in termini assoluti, ma non è sempre stato così, soprattutto nella prima fase con il primo focolaio Covid accertato in Italia e nel mondo (occidentale) nella Bassa lodigiana. Pur con tutte le difficoltà a eseguire i tamponi che caratterizzarono la prima ondata dal 20 febbraio a inizio giugno, i numeri lasciano poco spazio ad altri ragionamenti: al 15 giugno, con la prima fase ormai in chiusura, la provincia di Lodi doppiava il Sudmilano con 3mila 539 positivi contro i 1.565 dei 16 comuni. E probabilmente la differenza sarebbe stata ancora più marcata se ci fosse stato un sistema di rintracciamento dei positivi più efficace, come testimoniato dai 2mila lodigiani usciti positivi allo screening sierologico che non sono mai entrati nelle statistiche ufficiali.

Intanto Poste Italiane annuncia che arriveranno a destinazione giovedì 15 aprile i furgoni del proprio corriere Sda per la consegna a Lodi di 1.500 dosi del vaccino AstraZeneca, in collaborazione con l’esercito italiano. I mezzi speciali di Sda attrezzati con celle frigorifere, come è ormai prassi prenderanno in carico i vaccini a Piacenza e proseguiranno il loro viaggio fino all’Ospedale di Lodi.

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