Lodi e Milano, caporalato nella logistica,
sospesa un’attività imprenditoriale

In campo una task force per i controlli, nell’ambito di un progetto finanziato dal ministero del lavoro e delle politiche sociali

Il progetto di vigilanza multi-agenzia “Alt Caporalato”, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha interessato per una settimana il settore logistica del territorio della provincia di Milano e di Lodi e ha visto coinvolta una task force composta dagli Ispettorati Territoriali del Lavoro di Milano, in qualità di ufficio coordinatore, e di Roma, con la partecipazione dei mediatori culturali messi a disposizione dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.

L’attività di vigilanza straordinaria ha interessato imprese di varie dimensioni.

Nel corso degli accertamenti sono state controllate complessivamente le posizioni lavorative di 57 dipendenti, dei quali 20 cittadini italiani, 6 comunitari e 31 provenienti da Paesi extra-UE.

In occasione dell’accesso ispettivo in un deposito di logistica è stato adottato 1 provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di sicurezza (assenza del Documento valutazione rischi, mancata elaborazione del piano di emergenza ed evacuazione, assenza della visita medica preventiva, informazione e formazione dei lavoratori).

Inoltre, sono state accertate violazioni in materia di sicurezza.

Al termine degli accertamenti, che sono ancora in corso, sarà possibile verificare l’emergere di ulteriori ipotesi di irregolarità.

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