Lodi è capoluogo ma Rfi non se n’è accorta: dal marzo scorso solo biglietti self service

E per evitare assembramenti un’emettitrice è stata spenta e non c’è più neppure lo sportello Bancomat

La riapertura della biglietteria era annunciata come possibile dopo il 15 giugno scorso. A oggi però ci sono solo nuove attese, rabbia e frustrazione tra i pendolari che ogni giorno vivono lo scalo ferroviario e da qui raggiungono le mete del lavoro, come Milano e Piacenza, o altri snodi ferroviari, magari per un periodo di vacanza.

Sale l’indignazione di viaggiatori e pendolari per i servizi fantasma nella stazione ferroviaria di Lodi. Ancora off limits la biglietteria - chiuse le veneziane, i cartelli presenti sono gli stessi da mesi e dicono ancora che i servizi non ci sono a causa dell’emergenza sanitaria e le disposizioni ministeriali per il contenimento del contagio - , in funzione uno solo dei due erogatori automatici di biglietti. Per rispettare il distanziamento è stato spento quello accanto e nei momenti di punta si formano code e si generano disagi tra chi deve munirsi di titoli di viaggio e non può fare altro che aspettare il proprio turno, sempre che sia in grado di far funzionare l’erogatrice e non è così per tutti, considerato che tra gli utenti c’è anche chi - soprattutto i più anziani - non ha la minima dimestichezza con gli strumenti digitali.

Ieri mattina l’ennesimo sfogo social di chi non ha accetta che dopo mesi si debba ancora fare a meno del servizio, in un momento in cui l’erogazione di quasi tutti i servizi pubblici è realtà, come sono aperti negozi, centri commerciali e luoghi del divertimento. «Nessuno si è accorto che la biglietteria della stazione è chiusa per Covid?» scrive un utente esasperato sui social. «Qualcuno mi dà delle spiegazioni sul perché tutti quanti ci stiamo ammazzando di lavoro per cercare di far ripartire l’economia di questo Paese e loro sono chiusi?» è la seconda domanda al momento senza risposte. Decine i commenti di cittadini indignati per i servizi assenti, che lamentano le difficoltà vissute. Dall’assenza del Bancomat – la colonna che lo ospitava nell’atrio non c’è più- all’impossibilità di fare un biglietto con partenza da altra destinazione se non Lodi utilizzando l’unica biglietteria automatica in funzione e il viaggio riparatore verso Melegnano per poter avere il ticket di viaggio con partenza, ad esempio, da Piacenza.

Biglietti a parte, anche la sala d’aspetto ancora non apre causa Covid. Sul tema si è mobilitata anche il sindaco di Lodi Sara Casanova, inviando una lettera a Rfi per chiedere al più presto il ripristino dei servizi oggi mancanti. Nessuna risposta è ancora arrivata a Palazzo Broletto, da dove potrebbe partire nei prossimi giorni un nuovo sollecito per chiedere attenzioni e servizi alla stazione di una città che è capoluogo di provincia.

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