Lodi, dottoressa sospesa dall’Asst di Melegnano va per vaccinarsi ma le certificano che non sarà protetta dall’infezione

Accompagnata dall’avvocato e dalla polizia ha fatto certificare che i vaccini attualmente disponibili prevengono il Covid ma non il contagio e ha rinunciato

Uno dei medici responsabili dell’hub vaccinale di Lodi a Ferragosto ha certificato a una dottoressa dell’Asst Melegnano – Martesana, che i vaccini a disposizione non servono alla “prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2”, il requisito che invece è prescritto dall’articolo 4 del decreto legge 44 dell’1 aprile scorso (poi convertito in legge) riguardo alla previsione di obblighi vaccinali per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario. La dottoressa si è presentata attorno alle 10 del mattino assieme a un avvocato, Fabio Daprati del foro di Lodi, e ha richiesto e ottenuto anche l’intervento di una pattuglia della polizia di Stato perché non vi fossero dubbi sulla verbalizzazione dell’episodio. «I vaccini attualmente disponibili prevengono il Covid-19, che è la malattia conseguente al virus, e forse non ne è neppure l’unica manifestazione, ma non risulta prevengano anche il contagio – riflette l’avvocato – . Ora, in questa sede, la questione non è scientifica ma di diritto. Chiederemo a questo punto all’Asst di revocare la sospensione dal lavoro della dottoressa e tra i passi successivi ci riserviamo un esposto alla Procura della Repubblica sull’intera materia. La dottoressa vuole certamente farsi vaccinare ma con un preparato che rispecchi i requisiti di legge, e quindi scopre, e le certificano, che il prodotto non è idoneo a ottemperare l’obbligo». Va da sé che, ricevuto il verbale, la dottoressa del Sudmilano ha ritenuto di non sottoporsi all’iniezione, ha ringraziato i colleghi dell’hub e i poliziotti ed è tornata a casa.

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