Lodi, dopo Esselunga tocca alle ex Officine Adda: l’ipotesi di un terminal bus spezzato a metà

E il parco di via Fascetti sarà ingrandito fino ai nuovi palazzi

Due terminal bus nel futuro di Lodi: il primo nascerà dal raddoppio degli spazi all’ex Consorzio agrario, nell’ambito dell’operazione Esselunga, l’altro dietro la stazione ferroviaria, ma in questo caso occorrerà ricavare una decina di stalli nei pressi dell’area ex Abb di viale Pavia. «Ci abbiamo già messo la testa, abbiamo delle ipotesi che discuteremo una volta che avremo l’ok del consiglio comunale al piano dell’ex Consorzio», annuncia l’assessore all’urbanistica Ettore Fanfani.

Con il progetto del supermercato Esselunga il Broletto punta a passare dall’attuale decina di stalli in via Visconti a 17, liberando dal traffico e dalle fermate degli autobus viale Dante. In coerenza con il programma di bacino (il documento di pianificazione dei servizi di trasporto pubblico adottato dall’Agenzia del trasporto pubblico locale della città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia), serve trovare spazi per un secondo terminal bus a sud dello scalo dei treni, in zona San Fereolo. L’obiettivo è quello di evitare che i mezzi pesanti, impiegati per il servizio extraurbano, percorrano i sottopassaggi della linea ferroviaria (via Sforza e via San Colombano), in modo da alleggerirne il carico che, in particolare nelle ore di punta, risulta accentuato. Il principio di fondo è che i mezzi che accedono alla città da nord devono attestare al di sopra della stazione e viceversa. Una volta quindi varato il piano dell’ex Consorzio agrario, con il via libera all’ampliamento del terminal bus nord, si aprirà dunque il dossier terminal sud. E qui il nodo è rappresentato dall’area ex Abb, con un piano urbanistico già approvato (nel 2014), che prevede nuove residenze, parcheggi, un ampio parco pubblico, ma non sono in programma attualmente spazi per attestare gli autobus. La ricerca di spazi per gli autobus dovrà tenere quindi conto del riassetto previsto per i 37mila metri quadrati tra viale Pavia e via Fascetti: la bonifica dei privati è in procinto di partire e tempo un anno si dovrebbe procedere con le prime costruzioni di case e opere di urbanizzazione. Il parco Margherita Hack sarà allargato (con un’aggiunta di 6.300 metri quadrati), di conseguenza una parte di via Fascetti verrà chiusa: sarà tolto l’asfalto e portata terra da coltivo per unire il parco attuale al verde pubblico di fronte alle nuove palazzine. Per organizzare meglio il traffico saranno costruite poi due rotonde: una tra via Sant’Angelo e viale Pavia, da cui partirà un’asse che si congiungerà con la parte restante di via Fascetti e sbucherà davanti al palazzo delle Poste; la seconda rotonda sarà attuata in via Lombardo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA