LODI Dopo 5 anni le ruspe alla Ferrabini

Inizia finalmente il cantiere di sistemazione della storica piscina, che aprirà solo l’anno prossimo

La prima ruspa ha varcato ieri il cancello della Ferrabini: a cinque anni dalla chiusura dell’impianto, cominciano così materialmente i lavori per il suo ripristino.

Settimana scorsa era stata annunciata con entusiasmo l’apertura di un cantiere che moltissimi lodigiani stanno aspettando con ansia, ma i primi addetti dell’impresa Cospin di Catania sono arrivati solo dopo Pasqua.

Ieri mattina, un mezzo era al lavoro a bordo vasca, e passando accanto alla cancellata si poteva ascoltare il rumore di una sorta di generatore: a quanto confermato dal Comune, invece, si tratta di una pompa con la quale gli operai stanno svuotando la vasca della piscina dall’acqua piovana accumulata dagli anni. Un’opera preliminare all’inizio dei lavori veri e propri, che secondo l’amministrazione dovrebbero durare cinque mesi.

Salvo imprevisti. Le opere, infatti, comportano la spesa ingente di 1 milione e 370mila euro, e comprendono diversi interventi anche piuttosto complessi: la ricostruzione degli spogliatoi, dell’ingresso e delle due vasche, con tutti gli accorgimenti tecnici del caso, che vanno dai filtri alle pompe all’impermeabilizzazione. D’altronde, basta guardare lo storico impianto “Attilio Concardi” per capire quanto siano gravi le condizioni in cui versa: le strutture che circondano la piscina sono state in parte abbattute (un destino toccato agli spalti) e in parte lasciate a se stesse tra muffa e cedimenti, e la recinzione che circonda l’impianto è anch’essa da ripristinare. E poi le vasche, la pavimentazione, gli spazi verdi, tutto sembra completamente da rifare.

In realtà, a questo punto non c’è una gran fretta: i cinque mesi da oggi scadono proprio alla fine della stagione estiva, quindi bisognerà comunque attendere il 2022 per i primi tuffi. È fuori luogo, in realtà, anche parlare di tuffi: secondo i progetti presentati dall’amministrazione, infatti, la vasca per gli adulti avrà dimensioni di 31 metri per 16,50, ma la profondità sarà costante di 1,52 metri, pertanto poco appropriata per tuffarsi, come invece si faceva una volta, quando la piscina era caratterizzata dall’altissima piattaforma trampolino che, negli anni Sessanta, era stata teatro di un brutto incidente. La vasca per i bambini, invece, sarà di 16,80 metri per 8,80, e la profondità massima sarà di un metro. Sarà poi realizzato un bar a disposizione del gestore per completare l’offerta di servizi collegati alla piscina.

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