Lodi, lezione d’amore dalla Danelli VIDEO

Piace il laboratorio di lettura coordinato dalla pedagogista Monica Nastasi

Una lezione d’amore e resilienza dalle persone con disabilità della Danelli. Parliamo di Simona, Rino, Lorenzo, Clarita e Angelina, i protagonisti del laboratorio di lettura ad alta voce “La storia infinita”, nato 7 anni fa e coordinato da Monica Nastasi, educatrice e pedagogista di Lodi.

«Quello che è stato fatto è meraviglioso - commenta il direttore del centro Francesco Chiodaroli -. È un bel messaggio per tutti noi sulla speranza, bellezza e resilienza che possiamo imparare dalle persone con fragilità».

E basta un incontro con loro per rendersi conto che è così. «Nel corso degli anni - spiega Nastasi - abbiamo ospitato persone con diversi tipi di disabilità.Abbiamo messo i libri sui cartelloni per riuscire a leggere meglio e ingrandito le parole sullo schermo . Abbiamo scelto testi di taglio esistenziale e di natura filosofica e affiancato alla lettura mostre, film e altre attività». L’ultimo scrittore arrivato, che ha appassionato tutti, è stato Leo Buscaglia, autore di “Vivere, amare, capirsi”.

«Abbiamo compreso che l’amore s’impara e che è fondamentale insegnarlo - dice l’educatrice -. Abbiamo letto anche il suo libro “Amore” che ci ha portati poi a fare una sintesi in un manifesto. L’autore sostiene che dobbiamo rinunciare un pochino a noi stessi per amare. Nel nostro contesto di resilienza e resistenza ci ha aiutati tantissimo».

E se sul manifesto i partecipanti del laboratorio hanno sintetizzato Buscaglia in 17 punti, ne hanno aggiunti 3 completamente loro.«Essere vulnerabili - hanno scritto Simona, Rino, Lorenzo, Clarita e Angelina - non significa essere fragili, ma dimostrare la forza dell’essere veramente noi stessi».n 
Cristina Vercellone

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