Lodi, chiuso un altro panificio

Secondo negozio “chiuso per scontrini” dalla Guardia di finanza a Lodi nel giro di due settimane: è nella zona di Porta Regale e anche questa volta si tratta di un panificio, ma è una coincidenza - assicurano gli inquirenti -, la cui titolare paga con la sanzione accessoria della chiusura forzata per tre giorni il fatto di essersi dimenticata almeno quattro volte gli scontrini nell’arco degli ultimi cinque anni. Anche se misure simili erano già state adottate in passato, dato che per la prima volta erano state introdotte in Italia da una legge del 1929, nessun commerciante ovviamente ha mai sbandierato la cosa con cartelli sulle serrande chiuse.

Ma la decisione del comandante provinciale della Finanza, colonnello Marco Selmi, di evidenziare queste sanzioni ha, evidentemente, anche finalità preventive. L’aumento delle chiusure però è anche diretta conseguenza di un incremento dei controlli sull’effettivo rilascio degli scontrini fiscali, segnalato dai commercianti alle associazioni di categoria negli ultimi mesi: la Finanza chiede infatti all’Agenzia delle entrate di disporre la chiusura dopo che viene contestata la quarta infrazione, e nel giro di 30 giorni, mediamente, il provvedimento diventa esecutivo. «Non si esclude che presto ne scatteranno anche altri», trapela dal comando provinciale.

E i prossimi tre mesi dovranno essere, per ordine di servizio, inevitabilmente di controlli serrati sugli scontrini, dato che l’obiettivo che il comando generale della Finanza ha imposto per la provincia di Lodi è per il 2011 di 2.200 controlli e, a ieri, quelli attuati da gennaio erano solamente 1.200: entro il 31 dicembre saranno attuati quindi, mille controlli sul rilascio di scontrini e ricevute, distribuiti sull’intero territorio provinciale.

Le statistiche della Finanza indicano, inoltre, che gli scontrini “dimenticati” nel Lodigiano sono in aumento: a parziale integrazione dei dati diffusi negli anni passati, emerge che nel 2009, sul totale di 2.300 controlli, i clienti trovati senza scontrino erano stati 270, pari al 12 per cento, nel 2010, sempre a fronte di 2.300 controlli, ben 426 acquirenti erano usciti dai negozi senza scontrino in tasca, pari al 18,5 per cento, e, riguardo ai primi mesi del 2011, la media è salita al 20 per cento. Uno scontrino su cinque che non viene rilasciato. Con una particolarità: i commercianti di Lodi, dei comuni della cintura e del Centro e Alto-Lodigiano hanno fatto registrare un tasso record di scontrini “dimenticati”, uno ogni quattro, circa il 24 per cento, mentre quelli del Basso Lodigiano, di competenza della tenenza di Casalpusterlengo, sono più virtuosi, a quota 16,7 per cento: quando ci sono i finanzieri impegnati nei controlli non viene fatto “solo” uno scontrino ogni sei.

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