LODI «Basta rubare i fiori dalla tomba di mio figlio»

Una mamma attacca un foglietto contro i furti continui al cimitero Maggiore

Lucia Macchioni

Un pezzo di carta strappato con un messaggio scritto in corsivo in blu, appiccicato su di una lapide al cimitero Maggiore. La richiesta di una mamma per una premura al suo “bambino” che oggi non c’è più: “Per favore non rubate i fiori dalla tomba di mio figlio”. Anche se il tempo non promette per niente bene e qualche goccia comincia già a cadere, la signora Maria non ha mancato l’appuntamento: è china sulla tomba del figlio, deceduto a 31 anni di età a causa di un incidente stradale. «Era il 1995» ricorda la signora che si è fatta accompagnare da un’amica per un saluto veloce ai suoi cari. Perché solo qualche vialetto più in là, è sepolto anche il marito: suo compagno di una vita che è mancato da tre anni. Un altro ancora, dunque, il problema con cui fare i conti tra i vialetti del camposanto. Tra l’incuria e una manutenzione che viene meno, dalla voce di Maria Nervelli: «Spariscono anche i fiori – annuncia la donna -: avevo messo un bel vaso di fiori solo poco tempo fa, ma non l’ho più trovato». E ne ha fatto realizzare un altro dal fiorista con una bella composizione che ha lasciato sulla tomba: «Ora metto un biglietto così, speriamo, non capiti più».

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