Lodi, all’Einaudi rose bianche e palloncini
per ricordare Stefania uccisa dal papà

Nella scuola di San Bernardo osservato lunedì un minuto di silenzio per la ragazza

Un mazzo di rose bianche, frasi d’affetto e un minuto di silenzio in tutta la scuola. Per lei, Stefania Staltari. All’istituto Einaudi di Lodi il suono della prima campanella non è stato chiasso e chiacchiere come altrove. Qua si è aperto con il pensiero rivolto a lei, la ragazza di 15 anni, della frazione Francolino di Carpiano, uccisa dal padre 70enne Salvatore, a colpi di pistola. La stessa fine che ha fatto fare alla mamma di Stefania, Catherine Panis, filippina di 41 anni e poi a se stesso il 22 agosto scorso, prima di allertare i carabinieri.

«Questa mattina (lunedì, ndr) - commenta con il groppo in gola il professore dell’Einaudi Francesco Algieri -, in classe, abbiamo messo un banco in più. Quello di Stefania. È stato un momento emozionante per tutti, anche perché la ragazza non è deceduta in un incidente stradale, per esempio, ma è morta per mano del papà». È stato emozionante anche per chi non la conosceva. Al momento della morte i ragazzi erano a casa in vacanza e il primo giorno di scuola è stata un’occasione per la scuola per salutare la loro amica.

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