Lodi, alla piscina Ferrabini è tutto fermo - GUARDA IL VIDEO

I lavori non riprendono ancora

Questa volta è un lettore a tornare sul caso della piscina Ferrabini, un lettore appassionato di riprese aeree, che dopo aver esplorato parchi e strutture abbandonate in tutto il territorio, questa volta ha puntato l’obiettivo sull’impianto “Concardi”, sulla riva sinistra del ponte, testimoniando che il tanto atteso cantiere ancora non si muove, e che la situazione è immutata da mesi.

Il video sul nostro sito

Guardando le immagini del video, che è pubblicato sul nostro sito, si vedono chiaramente le vasche ancora abbandonate, da rifare, il materiale edile, la grande struttura di ferro innalzata alcuni mesi fa gli edifici adiacenti alla piscina in fase di ripristino.

L’assessore comunale Ettore Fanfani ha più volte ribadito che, nel mezzo di tanti progetti realizzati, ci sono stati alcuni imprevisti: «È accaduto per la passerella di piazzale Matteotti, per cui verrà indetta una seconda gara, essendo andata deserta la prima, ed in particolare della piscina Ferrabini, ferma per un contenzioso in corso: in entrambi i casi abbiamo fronteggiato scenari anche di mercato che accomunano tutte le istituzioni e che vanno ben oltre le possibilità dei Comuni»

La chiusura nel 2016

La piscina è stata aperta fino al 2016, poi, improvvisamente, ci si è resi conto che non era più utilizzabile, che necessitava di interventi di manutenzione straordinaria che erano mancati nel corso degli anni, e tutto si è perso nel pantano di gare d’appalto e contenziosi legali. Per la piscina era stato approvato un corposo intervento di restyling con un progetto da un milione di euro, il cantiere era partito quasi due anni fa, quindi si era incagliato in un braccio di ferro tra il Comune e l’impresa. Da un lato le contestazioni del Broletto per i ritardi e le inadempienze, dall’altro le contro-contestazioni dell’impresa, la Cospin di Catania, che aveva replicato al rilievi dell’ente contestando criticità tali da impedire l’esecuzione delle opere a regola d’arte. La situazione è tornata così di attualità in campagna elettorale, soprattutto all’inizio dell’estate, con i lodigiani che ancora attendono di tuffarsi di nuovo nella terza piscina della città.

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