LODI AL VOTO Sport in città, il confronto tra i candidati al Broletto

La Wasken Boys ha messo al centro i temi degli impianti sportivi e del sostegno alle società

“Quando lo sport incontra la città”: un confronto elettorale fra i candidati sindaco per le elezioni comunali di Lodi del 12 giugno riguardo i temi inerenti i giovani e le attività sportive. Il primo dibattito pubblico, moderato dal direttore del Cittadino Lorenzo Rinaldi, si è tenuto ieri sera al Piazzale degli Sport, nella sede della Wasken Boys, e ha visto la partecipazione dei candidati.

La serata è stata caratterizzata da un focus su tre temi: domande poste in merito al sostegno che dovrebbe essere fornito da parte del Comune alle associazioni sportive, carenti in impianti ma anche in termini di volontari, e che devono affrontare elevati costi di gestione; situazioni relative a impianti sportivi locali bisognosi di un rimodernamento e alle società sportive in generale, che soffrono di una carenza di strutture; infine, temi relativi allo sport di base, fondamentale per lo sviluppo della salute dei ragazzi, con il Covid che ha tarpato le ali alle attività che erano soliti svolgere i bambini e i giovani.

Lorenzo Bruno per Loding è stato il primo a doversi confrontare con questi temi. «Il Comune - ha detto - dovrebbe farsi garante della parte burocratica delle società sportive, agevolandone gli iter. Credo che l’amministrazione comunale debba concentrarsi sulla manutenzione di strutture già presenti. Non tutto è rilanciabile, difatti alcune strutture ormai in disuso non possono essere recuperate e quindi dovrà essere necessario trovare un’ altra soluzione».

L’attuale sindaco Sara Casanova sottolinea come la sua amministrazione abbia cercato di dare un sostegno concreto alle realtà sportive locali, soprattutto in questo periodo di pandemia. «Abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione comunale - afferma Casanova - una situazione drammatica; non vi era uno spazio a norma di legge, perciò abbiamo dovuto mettere in sicurezza le palestre delle scuole e la maggior parte degli impianti sportivi, come ad esempio gli impianti per il baseball e il softball e la pista di atletica, che è stata completamente ristrutturata».

Le idee di centrosinistra in merito a questi temi vengono espresse dal 24enne candidato sindaco del Pd Andrea Furegato, che afferma: «Dal 2016 non vi sono stati interventi a favore delle società sportive che ad esempio hanno dei campi in concessione. Non sono stati forniti contributi per sostenere le spese di sanificazione dovute al dilagare della pandemia». Furegato inoltre fa notare come la piscina Ferrabini non sia stata qualificata così come l’area delle piscine del Belgiardino sia lasciata all’incuria. «In questo contesto poco confortante occorrerà lavorare per poter rimettere in comunicazione le realtà sportive locali con le scuole e le amministrazioni comunali».

Fulvio Curioni, candidato sindaco per la lista Democrazia e Sussidiarietà, insiste sul valore di quest’ultima parola indicando come il comune capoluogo dovrà farsi garante anche delle piccole realtà sportive locali che ruotano intorno alla provincia. «Ogni amministrazione, qualunque essa sia, dovrà volere il bene di tutti, anche agevolando lo sport in favore dei disabili». Un’altra parola chiave delle sue idee politiche è la mutualità, «ovvero un dialogo costante fra pubblica amministrazione e fra volontari che formano i giovani, agevolando le associazioni e alleggerendole da un punto di vista fiscale».

Infine Cristiano Schiavi, facente le veci di Stefano Buzzi per Italexit, ha a cuore la crescita psicofisica dei ragazzi «troppo spesso vessati da queste norme stringenti. «Avremo modo di occuparci sia del recupero della piscina Ferrabini, ormai fermo dal 2016, sia della vecchia piscina coperta Faustina, anch’essa dismessa. Va sottolineato però come lo sport non debba essere soltanto dei giovani, ma dovrebbe coinvolgere anche tutte le altre fasce di età, compresi gli anziani; allo stesso tempo, esso dovrebbe essere garantito anche alle categorie più in difficoltà, mantenendo fede alla nostra idea inclusiva».

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