LODI A caccia di stelle cadenti

I giorni migliori sono da oggi al 13 agosto

La notte del 10 agosto è uno di quei momenti in cui si condensa tutta la magia dell’estate, fatta di cieli infiniti come i sogni degli innamorati, di desideri che bruciano incuranti del fatto che si spegneranno dopo pochi istanti.

La notte di San Lorenzo, con le sue stelle cadenti, è entrata nella letteratura con Pascoli, nella devozione popolare che chiama “lacrime di san Lorenzo” le Perseidi che attraversano il cielo in questi giorni estivi.

Lo sciame di meteore chiamate, appunto, Perseidi, in questo secolo sono più visibili non il 10 agosto, ma nei giorni che vanno dall’11 al 13. Quindi, naso in su questa notte per scrutare il buio alla ricerca delle stelle cadenti per esprimere un desiderio.

Andando oltre la poesia, le stelle cadenti ovviamente non sono stelle, ma frammenti di meteoriti generate dalla disintegrazione di una cometa, chiamata Swift-Tuttle dal nome dei due scopritori, che attraversano l’orbita terrestre ogni anno in questo periodo, tra la fine di luglio e il ferragosto. Entrando nell’orbita, questi frammenti si incendiano, diventando così visibili anche a occhio nudo.

Purtroppo, i cieli di Lombardia riducono la possibilità di vedere le Perseidi o altre stelle cadenti, perché l’inquinamento luminoso rende spesso impossibile la visione della volta celeste (questa notte, poi, anche la luna piena ci metterà del suo). Pertanto, per assistere al fenomeno, è meglio spostarsi nei luoghi meno abitati, per quanto i dati confermano che in quasi tutta Europa, e praticamente in tutta Italia, è impossibile fuggire dall’inquinamento luminoso.

Però, le mappe confermano che già nell’Appennino dopo Piacenza si può avere qualche possibilità di confrontarsi con il cielo in tutta la sua bellezza. Per chi non volesse spostarsi troppo, ci si può muovere verso le colline di San Colombano, o nella Bassa verso il Po.

© RIPRODUZIONE RISERVATA