Lodi, a caccia di lucciole al Pulignano

In cinquanta sabato all’iniziativa serale di Parteciparco armati di torce elettriche e mascherine

La magia delle lucciole nel parco del Pulignano: il gruppo di Parteciparco, insieme alla Tela del ragno, ha organizzato sabato sera una passeggiata distanziata nell’oasi verde situata tra il quartiere Fanfani e la zona Torretta. Al ritrovo, fissato per le 21 al silos del Pulignano, si sono ritrovate molte famiglie, per un totale di 50 persone circa. Muniti di mascherina e di torcia elettrica, i piccoli esploratori, accompagnati dai loro genitori, si sono addentrati nei sentieri del parco, alla ricerca di quei peculiari insetti che, purtroppo, vanno diminuendo di anno in anno nelle nostre campagne.

Le lucciole infatti amano gli ambienti puliti e salutari e i numerosi pesticidi e insetticidi sparsi nei campi rendono sempre più difficoltoso per i piccoli insetti trovare fonti di nutrimento. In ogni caso, l’idea è nata per ripartire dalla natura dopo il lungo periodo di lockdown, cercando di far ritrovare un po’ di normalità anche ai più piccoli, che in questi mesi di pandemia hanno dovuto rinunciare alla scuola e quindi anche alla socialità con i loro coetanei: «Noi abitiamo vicino a questa area verde bellissima, purtroppo poco conosciuta - ha spiegato Marta Morini, tra gli organizzatori dell’evento -. Ci piaceva l’idea di riprendere le nostre attività come Parteciparco, dopo il lockdown, da una passeggiata nella natura, per ripartire dal verde. Qui si possono ancora ammirare le lucciole, che sono ormai una rarità: volevamo far sapere a tutti che anche a Lodi c’è una piccola oasi dove le lucciole ci sono. L’evento, ovviamente, è pensato pensato per i bambini, ma è anche un’occasione per gli adulti, al fine di riscoprire questa zona di Lodi».

Un tempo al posto del parco sorgeva la palude (o lago, eufemisticamente parlando) del celebre drago Tarantasio «Il nostro scopo è sempre quello di organizzare iniziative gratuite rivolte alle famiglie, per far vivere il verde - ha proseguito Morini -. Ci siamo incontrati per la prima volta all’Isola Carolina e il nostro gruppo si è formato lì, ma proponiamo anche iniziative diverse, ne seguiranno altre quest’estate». Così, dopo alcune letture di fiabe e leggende da parte dei bambini, è iniziata la vera e propria ricerca degli schivi animaletti bioluminescenti.

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