L’Itis Volta ricorda i suoi “angeli”

Consegnate tredici borse di studio, due delle quali

a nome della ciclista travolta e del giovane egiziano

morto nel rogo di casa sua: piantate due magnolie

Gli occhi gonfi di lacrime e ricordi; il silenzio colmo di preghiere inespresse. L’Itis Volta di Lodi, i suoi studenti, i suoi professori, si sono stretti in unico abbraccio per ricordare Altea Trini e Ramy Abdel, studenti strappati alla vita durante l’anno con una celebrazione organizzata dalla direzione didattica dell’istituto.

A ricordare i due giovani, ora, ci sono due piante di magnolia, piantate in cortile a cui sabato i compagni di classe hanno aggiunto terriccio mischiato a lacrime, mentre l’aria si riempiva delle note di due brani suonati dai ragazzi, Sonnet dei The Verve e Nobody said it was easy dei Coldplay.

Accanto alle piante, una targa: «Che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle». Circondati dai ragazzi, i genitori di Altea Trini, giovane scout investita in bicicletta in una domenica di novembre, mentre Ramy Abdel giovane egiziano è rimasto intrappolato nella sua casa a Cascina Vistarina durante un terribile incendio.

A prendere la parola, in un momento così difficile, la preside dell’istituto Volta Luciana Tonarelli. «Non so trovare le parole giuste per cercare di ricordarli perché il dolore che abbiamo trovato tutti è ancora troppo forte - ha iniziato - come è difficile trovare un senso a tutto quello che è successo, al fatto che una bella e solare studentessa possa essere travolta in bicicletta da una macchina impazzita una domenica pomeriggio di novembre durante un’uscita scout e al fatto che una cascina brucia e intrappola nelle sue stanze un giovane ragazzo e la sua famiglia egiziana che qui in Italia avevano pensato di trovare un futuro».

La preside ha poi dedicato un pensiero a ciascuno dei due giovani scomparsi, perché «Altea era con noi da quattro anni e se anche personalmente non la conoscevo prima, ho imparato a conoscerla giorno dopo giorno da quel maledetto lunedì mattina, negli occhi disperati dei compagni di classe, nelle lacrime dei docenti, nel silenzio improvviso calato nei corridoi - ha detto della giovane scout -: era una brava studentessa, un punto di riferimento per molti nella classe, che ha lasciato un vuoto incolmabile testimoniato nel suo banco, lasciato vuoto fino all’ultimo giorno».

Ramy Abdel, invece, «era arrivato quest’anno dopo due anni trascorsi al Gandini perché non amava molto il latino e si era trasferito così nel nostro liceo - ha spiegato -: si era subito ambientato e inserito nella classe terza e si era fatto voler bene da tutti. Un ragazzo vivace che stava cercando di trovare la sua strada. Purtroppo non è riuscita a compierla».

Il comitato genitori dell’Itis Volta ha istituito due borse di studio dedicate alla memoria dei giovani: quella per Altea è andata alla migliore studentessa del liceo biologico, lo stesso seguito dalla scout, Ilaria Ferraretto. Quella dedicata a Ramy, a Sara Imbabi, egiziana di 21 anni con un figlio ora iscritta alla facoltà di Medicina.

Le borse di studio sono state consegnate all’oratorio Sant’Alberto, insieme alle altre borse andate a Daniela Divkovic, Matteo Boniardi, Emmanuel Esposito, Francesco Esposito, Emanuele Mazzucchi, Daniele Guarnieri. Durante la mattina, consegnate anche quelle per le Olimpiadi scolastiche, assegnate a Alberto Cassinari, Federico Lissandrello, Marco Coldani, Umberto Bagnolo, Elena Capotorto.

Rossella Mungiello

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