L’industria lodigiana è l’unica in Lombardia ad aver fatto meglio del 2019

Bella sorpresa nei dati congiunturali del terzo trimestre: fatturato al più 3,9 per cento, scende la Cassa rispetto al primo lockdown

L’industria lodigiana nel terzo trimestre ha avuto una ripresa meno sostenuta delle altre province lombarde dopo il lockdown di primavera, ma è anche l’unico territorio che mostra una crescita rispetto allo stesso periodo del 2019. Sono stati presentati ieri da Unioncamere Lombardia i dati congiunturali di industria e artigianato manifatturiero aggiornati al terzo trimestre 2020, da luglio a settembre: a livello lombardo forte rimbalzo, anche se con situazioni molto varie da settore a settore, e scarsa visibilità sugli ordini. «Le previsioni per il trimestre invernale sono improntate a un cauto pessimismo», ha spiegato il presidente di Unioncamere Gian Domenico Auricchio. Il Lodigiano ha avuto un rimbalzo molto meno forte del resto della regione rispetto al lockdown, anche perché nel secondo trimestre aveva contenuto le perdite a -7 per cento (miglior risultato territoriale della Lombardia). La produzione industriale su base congiunturale (sul trimestre precedente) fa segnare in provincia di Lodi +4,1 per cento rispetto a una media regionale di +21,2, con un fatturato totale a +2,3 per cento rispetto al +20 della Lombardia. In particolare, sono in sofferenza gli ordini: quelli interni fanno segnare un misero +0,1 per cento, quelli esteri sono in calo, -0,6 per cento, mentre in Regione segnano rispettivamente +23,7 e +20,7 per cento. Lo stallo negli ordini denota come i lievi segnali positivi del terzo trimestre abbiano il fiato corto e non diano prospettive certe di una ripartenza sostenuta nel medio periodo.

Se si guarda però ai dati tendenziali (sullo stesso trimestre dell’anno scorso), Lodi si allinea o sovraperforma la Lombardia, forse anche perché il punto di partenza lodigiano era più basso, con un terzo trimestre 2019 che era stato piuttosto negativo per l’industria locale. Così, la produzione industriale è a +2,2 per cento mentre la Lombardia fa segnare -5,2 , e il fatturato totale di pari passo è a +3,9 per cento contro il -4,4 della Lombardia, con il mercato interno che fa segnare +6,6 per cento (-4,1 la Lombardia) e quello estero -1,1 per cento (-5 la Lombardia). Gli ordini sono allineati a quelli regionali, -4,3 per cento per Lodi, -4,4 per la Lombardia, con un calo di -5,5 per cento per gli interni (-4,1 la Lombardia) e -2,2 per cento per gli esteri (-4,4 la Lombardia).

A livello regionale, tra i settori bene l’edilizia e l’agro-alimentare, in crescita o tenuta, con chimica e gommaplastica in lieve calo, male la siderurgia, la carta e i mezzi di trasporto, malissimo il tessile, la moda e l’abbigliamento. La cassa integrazione è stata utilizzata dal 39 per cento delle aziende, in calo dal 71 per cento del secondo trimestre.

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