Letizia Moratti arriva a Lodi all’università e al Parco tecnologico

Nel pomeriggio la visita del vicepresidente di Regione Lombardia

Arrivata a Lodi con tre quarti d’ora d’anticipo l’assessore al Welfare e vice presidente di Regione Lombardia Letizia Moratti. Già visitato l’ospedale dei grandi animali e il polo universitario, l’assessore Moratti, accanto all’assessore a Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni, ha incontrato qui anche il sindaco di Lodi Sara Casanova, il Prefetto Giuseppe Montella e il direttore generale dell’Asst Salvatore Gioia. Poi la visita ai laboratori del Parco Tecnologico Padano e all’incubatore di imprese.

La Moratti ha sottolineato che “Regione Lombardia sostiene attivamente la ricerca scientifica consapevole che si possa sperare in un futuro migliore solo se comprendiamo quanto sia necessario puntare sempre di più sulla ’società della conoscenza’. E, in questa azione rientra di diritto il progetto della realizzazione di un Centro Comunicazionale di riferimento per le Malattie infettive in Lombardia”.

“L’emergenza sanitaria globale, che ancora stiamo combattendo, ha mostrato al mondo - ha rimarcato Letizia Moratti - quanto la salute del singolo sia legata a quella della collettività, compresi gli animali e l’ambiente in cui tutti noi viviamo”.

“È questa la cosiddetta salute universale o One-Health - ha aggiunto - che impone alla sanità pubblica un approccio interdisciplinare volto a ottimizzare l’interconnessione e le sinergie tra le sue diverse componenti”.

“Regione Lombardia - ha ricordato la vicepresidente - è da tempo impegnata a favorire concretamente questa strategia di New Public Governance attraverso la promozione di un approccio integrato e partecipativo alla tutela della salute pubblica tra i diversi soggetti che costituiscono il Sistema sanitario lombardo, garantendo al contempo la sostenibilità economica di lungo periodo”.

La vicepresidente ha quindi ricordato come relativamente alla pandemia “importante sia stato il supporto che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZSLER), presente nel Parco Tecnologico Padano, che ha saputo dare alla sanità pubblica sin da marzo 2020, riorganizzandosi prontamente e analizzando nel solo 2020 oltre 650.000 tamponi nasofaringei per la ricerca di Sars-CoV-2”. “L’Istituto - ha aggiunto - ha inoltre contribuito alle attività di genotipizzazione dei ceppi virali, attività in queste ultime settimane quanto mai fondamentale per rilevare la comparsa e la diffusione di mutazioni della forma originaria”.

“Questa struttura - ha affermato l’assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni - ha una grande potenzialità e lo dimostra il fatto che diverse personalità, nel corso del tempo, abbiano avuto modo di conoscere più da vicino l’Università e il Polo Tecnologico, appurando come queste realtà non abbiano nulla da invidiare alle altre grandi eccellenze dell’hinterland, nell’ambito delle competenze e formazioni professionali”. “Il progetto relativo al Parco Tecnologico Padano – ha aggiunto - è un’iniziativa che ho fortemente voluto in un’ottica di collaborazione e spirito di iniziativa: ho sempre pensato a cosa potesse offrire il parco. La soddisfazione più grande è avvenuta lo scorso anni quando, in piena estate, in carenza di laboratori operativi, è stato scelto il laboratorio all’interno del Parco per portare avanti la ricerca sanitaria. Due grandi eccellenze del territorio lodigiano di cui vado fiero, che dimostrano la grande sinergia creatasi tra sanità e istituzione e la capacità di sfruttare appieno le competenze del mondo sanitario. Un sincero ringraziamento a tutti i soggetti che quotidianamente lavorano per portare avanti queste eccellenze”.

“La Regione - ha sottolineato la vicepresidente Moratti - è, inoltre, tra i finanziatori del progetto COVIDinPET, nato all’inizio della pandemia con il coinvolgimento del Parco Tecnologico Padano, dell’Università degli Studi di Milano e dell’istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia dell’Emilia-Romagna. Il progetto ha attivato una cooperazione tra scienziati e istituzioni che lavorano in diversi ambiti della medicina umana e della medicina veterinaria”.

Durante la sua visita, la vicepresidente ha aggiornato anche i dati sulle vaccinazioni anti-Covid nel territorio Lodigiano. “Nei centri vaccinali della provincia di Lodi - ha concluso Moratti - si registrano 306.854 dosi somministrate”.

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