Le due missioni consortili a San Pietroburgo svoltesi tra il 27 novembre e il 3 dicembre si inseriscono in un progetto di penetrazione economico – culturale del mercato ex sovietico (denominato Rubl, come la moneta russa, ma anche come acronimo di Russia, Ucraina, Bielorussia e Lodigiano), che, avviato da circa un anno, ha visto sin qui la realizzazione di ben cinque missioni economiche, con ventitré aziende coinvolte, oltre a varie iniziative di supporto tecnico, in particolare quattro corsi di lingua russa e incontri di approfondimento come quello tenutosi presso Banca Popolare di Lodi il 15 novembre, cui si somma la vasta gamma di servizi di assistenza e accompagnamento ad hoc erogati dal Consorzio. Perché l’attività di ricerca partner e organizzazione appuntamenti d’affari è importante, ma per dare risultati apprezzabili richiede di essere sostenuta nel tempo da un impegno costante ed articolato che Lodi Export è in grado di supportare.
Pertanto, nel 2012 il progetto intende proseguire in una duplice direzione: da una parte, curando lo sviluppo dei contatti aperti; dall’altra, attuando ulteriori iniziative a favore di nuove aziende, alcune delle quali hanno già manifestato la loro volontà di aderire.
Ovviamente, l’attività più recente di Lodi Export non si è esaurita in questo pur imponente progetto, ma si è rivolta anche a più ordinarie, ma non meno impegnative, attività di supporto e consolidamento sulla generalità dei mercati internazionali, a partire da quelli comunitari: decine di fiere, viaggi d’affari, e poi centinaia di consulenze di natura contrattuale, logistica, fiscale, doganale.
Cresce dunque l’attività del Consorzio, attraendo nuove aziende, pur con l’inevitabile filtro della “vocazione all’export” a far da selezione. Oggi Lodi Export, per numero e “peso” delle aziende associate, è il quarto consorzio export lombardo e uno dei principali anche a livello italiano, nonostante la provincia di Lodi esprima una quota risibile della ricchezza e dell’export lombardi, e a maggior ragione a livello nazionale.
È pur vero che Lodi Export, soprattutto negli ultimi anni, ha allargato il proprio bacino d’utenza in misura significativa anche ai territori limitrofi, sud Milano e Cremona in primis, dove non esistono strutture analoghe alla nostra e dove non è raro che enti e operatori che si cimentano con l’export si rivolgano al Consorzio.
Grazie ad una struttura snella e dinamica, oltre che competente, Lodi Export propone alle aziende associate dei servizi personalizzati e flessibili, che solo un rapporto diretto, mirato e continuativo può garantire, onde poter rispondere più facilmente alle specifiche esigenze provenienti da comparti spesso molto differenti.
L’associazione determina un valore aggiunto non solo in termini di supporto operativo, ma anche in termini economici, visto che favorisce l’accesso ad una serie di agevolazioni sulle attività di internazionalizzazione, sugli investimenti in innovazione e ad una fitta rete di convenzioni (banche, hotel, agenzie viaggi, assicurazioni, studi grafici ecc.), ma soprattutto permette di entrare in un circuito virtuoso di contatti e di relazioni capaci di stimolare il reciproco confronto, lo scambio di informazioni, l’allargamento dei propri orizzonti conoscitivi.
In poche parole, il Consorzio si propone oggi come uno strumento al servizio di una moderna e dinamica cultura imprenditoriale.
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