Le speranze di crescita del Paese

Si chiama “Agenda per la crescita”, un nome che appare come un’invocazione: speriamo che sia quello l’effetto, perché di crescita economica l’Italia ha un disperato bisogno. Siccome – come scriviamo da tempo – il benessere non si crea tramite decreto, qualcosa di solido bisognava fare. E più solido del mattone, in giro non c’è.L’immobiliare: se si ferma l’edilizia, si ferma un Paese come l’Italia che ha un patrimonio immobiliare pregiato e folto, e che ha mezza economia collegato ad esso. Sbloccare il settore edile significa dare ossigeno a tutti i comparti a esso collegati: laterizi, cemento, vernici, piastrelle e marmi, legno e vetro, illuminazione, sanitari, infissi e arredamento, gru e macchine movimento terra... Non solo manodopera che lavora, ma anche fabbriche che ricevono più ordini, macchinari che girano, incassi che aumentano.Ecco perché due delle misure prese dal governo Monti potrebbero dare questa scossa benefica. Si tratta del bonus per le ristrutturazioni edilizie (passa dal 36 al 50% delle spese fatturate) e la conferma fino a fine 2013 del bonus per gli interventi per l’efficienza energetica nelle case, che rimane ma cala dal 55 al 50%. Insomma: chi ristruttura casa o la dota di finestre di ultima generazione o di cappotti termici, si vedrà restituire la metà della spesa – fatturata: sono bonus anti-evasione fiscale – nel corso degli anni tramite credito fiscale.È, francamente, l’ultima speranza che i mattoni tornino nelle mani dei muratori. La penultima è stata il cosiddetto Piano casa del 2009, un sostanziale fallimento nonostante le buone premesse: si consentiva di aumentare la volumetria degli immobili in piena legalità e senza tanti vincoli e autorizzazioni. Metà Italia (quella che edifica a prescindere da tutto) l’ha snobbata; alcune Regioni l’hanno boicottata; in altre c’era poco interesse a sostenere costi che non avrebbero valorizzato l’immobile. Ha funzionato solo nel Veneto, un po’ poco per risollevare le sorti del mattone italiano.Si riprova dunque con gli incentivi fiscali, una droga che trova il suo metadone nell’Iva che lo Stato incassa e nei maggiori redditi tassabili denunciati da lavoratori e imprese. Il bonus ristrutturazione fu una novità adottata dal primo governo Prodi (1997) e sostanzialmente prorogata fino ad oggi pur con un continuo balletto di termini ultimativi e poi spostati, di percentuali ballerine, di lavori permessi, poi negati poi ripermessi, di autorizzazioni e carte da spedire qua e là. La strada più semplice tra Milano e Venezia, in Italia passa sempre da Reggio Calabria.Ma quel bonus portò anche a un cambiamento di mentalità di cui oggi godiamo i frutti: meglio ristrutturare che costruire ex novo, meglio rimettere a posto un patrimonio immobiliare o molto vecchio, o molto costruito male. L’edilizia tra gli anni Cinquanta e i Settanta del secolo scorso era già sorpassata alla nascita, figuriamoci dopo cinquant’anni. D’altronde non vi sono molte altre alternative. Dopo la sbornia costruttiva passata, ora le aree edificabili rimangono lì in attesa di una gru. Quasi tutte le città sono sature di condomini nuovi quanto vuoti, la popolazione italiana è la stessa da decenni e le case vuote sarebbero molte di più, se non vi fosse stata la domanda generata dall’immigrazione straniera. La prima casa di proprietà è un bene in capo alla stragrande parte delle famiglie italiane, e una bella fetta delle stesse possiede pure una seconda (o terza) casa al mare, in montagna, in campagna, al lago o in città da affittare per reddito. Se non arriva un’invasione di alieni, è difficile ipotizzare in futuro quella fame di case che attanagliò gli italiani nella seconda metà del Novecento.Quindi si tratta di due interessanti bonus fiscali, che si spera sortiscano qualche effetto. Boom non ci sarà: esistevano già prima di questa “Agenda per la crescita”, forse l’innalzamento dell’aliquota stimolerà le ristrutturazioni e darà fiato alle piccole imprese edili. A guardare le statistiche delle Camere di Commercio, sono quelle più colpite dall’attuale recessione.

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