«L’Area B di Milano porterà danni economici per i lodigiani»

Il consigliere di Tavazzano Filipazzi: «Deleteria per chi deve andare a lavorare nella metropoli»

Sono scattati i nuovi divieti d’ingresso per l’Area B di Milano, ma le polemiche arrivano anche a Lodi. «Danni economici anche per tanti lodigiani che lavorano nella metropoli, Sala revochi il provvedimento» dice Francesco Filipazzi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Tavazzano e responsabile provinciale Enti Locali per il partito.

L’Area B copre di fatto tutta la città, non è a pagamento (a differenza dell’Area A del centro storico) ma da ieri è off limits per le auto a benzina Euro 2 e per quelle a diesel euro 4 ed euro 5 (con alcune deroghe). Sono 188 i varchi cittadini con telecamere che terranno d’occhio le eventuali infrazioni. Secondo l’Agenzia mobilità ambiente e territorio del Comune di Milano, le telecamere rilevano in media ogni giorno 403mila ingressi (20mila 150 moto, 36mila 270 furgoni e 346mila 580 automobili), con le nuove regole che toccheranno oltre 47mila veicoli, il 13 per cento di quelli che entrano ogni giorno in Area B. Le ricadute maggiori sono per i milanesi, ma anche diversi lodigiani potrebbero essere toccati dal provvedimento, che ha suscitato reazioni e polemiche da parte soprattutto di Lega e Fratelli d’Italia a Milano, e anche da parte di Regione Lombardia, che aveva chiesto all’amministrazione comunale di posticipare l’entrata in vigore della norma.

«È un provvedimento che, oltre a non portare alcun beneficio all’ambiente, recherà danni economici a tanti lodigiani che devono andare a Milano per motivi lavorativi, scolastici e sanitari - dichiara Francesco Filipazzi -. Il sindaco Sala ritiri il provvedimento e chieda scusa».

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