La scelta coraggiosa di cambiare

Ci sono pochi momenti nella storia di un giornale che saranno ricordati negli anni a venire. Questo è uno di quelli. Dopo 23 anni – da quando si è trasformato da bisettimanale in quotidiano – “Il Cittadino” cambia formato. A partire da lunedì prossimo, 4 marzo 2013, sarà più piccolo (avrà cinque colonne anziché sei), passerà da un minimo di 40 a un minimo di 48 pagine, avrà una nuova veste grafica, sarà tutto a colori, e ogni giorno verranno realizzate due prime pagine: una per il Lodigiano e un’altra per il Sudmilano. È un forte cambiamento, voluto per dargli ulteriore slancio e nella certezza di conquistare nuovi mercati. Sarebbe sciocco nascondere che, a causa della grave crisi economica che ha colpito il mondo, anche “Il Cittadino” ha registrato (in passato, ora non più) una forte diminuzione nell’introito della pubblicità. E un colpo altrettanto pesante ci è stato assestato dal taglio ai finanziamenti alla legge sull’editoria. Eppure – e questo è il nostro punto di forza – contrariamente a tanti altri giornali nazionali e locali, le vendite nelle edicole sono in crescita, le quote di mercato in soli quattro anni sono passate dal 30 al 36%, i lettori singoli che ogni giorno accedono al nostro sito sono dodicimila e novemila i “Mi piace” su Facebook. Non guardiamo al futuro con preoccupazione, perché siamo diventati lo specchio di quanto si registra attorno a noi, ogni volta ci viene attestato dai tanti lettori un forte apprezzamento, e non c’è manifestazione rilevante organizzata sul territorio alla quale non siamo invitati, per svolgere il nostro lavoro, che è quello di raccontare la verità. Dal 4 marzo si cambia. Nella certezza che nuove strade si spalancano sul web e che la carta stampata non andrà a morire, forti e fedeli alle radici di chi nel 1878 fondò “Il Lemene” (per trasformarlo nel 1890 ne “Il Cittadino”) continueremo il nostro cammino. Siamo un’istituzione per questa terra. Siamo il giornale della gente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA