La passerella sul Lisone tra Sant’Angelo e Vidardo non è sicura e verrà demolita

Il passaggio ciclo pedonale chiuso a luglio non può essere sistemato

La “doccia gelata” era arrivata a fine luglio. La passerella non è sicura, va chiusa. E nella stessa giornata del verdetto degli esperti, era arrivata anche l’ordinanza a sancire lo stop ai passaggi. Da allora però il percorso è rimasto off limits e chi si muove a piedi e sulle due ruote è costretto a optare per il passaggio sulla provinciale 17, a stretto contatto con il via vai di auto. Ora arriva la seconda doccia fredda. Perché la passerella ciclo-pedonale sul Lisone tra Sant’Angelo e Castiraga Vidardo, di cui i due comuni peraltro condividono la competenza, deve essere abbattuta. Non bastano interventi tampone o operazioni limitate alla sola passerella in travi di legno. Perché è tutta la struttura portante a non essere più in sicurezza. Si allungano quindi i tempi per la riapertura del percorso molto usato dai cittadini dei due comuni per i collegamenti alternativi all’auto.

I Comuni di Sant’Angelo e Castiraga Vidardo hanno già stipulato un protocollo di intesa per farsi carico delle condizioni del manufatto e della strategia di intervento. Il primo punto erano le indagini, che hanno portato alla chiusura ai transiti per ragioni di sicurezza. Per la messa in sicurezza, con i costi da condividere tra gli enti, era stata prevista una spesa di circa 150mila euro. Nei giorni scorsi, in un nuovo incontro tra i tecnici e i comuni, è emerso che non c’è altra via che la demolizione e la ricostruzione. «L’ipotesi è quella di procedere alla realizzazione di una struttura non più in legno, ma in acciaio e quindi più duratura nel tempo - spiega il sindaco di Castiraga Vidardo Emma Perfetti - : ovviamente i tempi si allungano e la stima è di arrivare a primavera inoltrata, tra maggio e giugno. Bisognerà individuare due imprese specializzate, una per la demolizione e l’altra per la ricostruzione». Intanto, si susseguono le segnalazioni dei cittadini che si rivolgono a Il Cittadino per denunciare i pericoli sul tratto di provinciale. «C’è la massima attenzione sulla questione - assicura il vicesindaco di Sant’Angelo Antonio Lucini - e ci stiamo muovendo anche per valutare soluzioni alternative con gli enti sovracomunali per garantire la sicurezza dei passaggi».

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