La nuova Enciclica del Papa “parla” lodigiano

Francesco, firmando il documento, ha ringraziato monsignor Paolo Braida

Sabato 3 ottobre Papa Francesco ha firmato la sua terza enciclica, «Fratelli tutti», sulla tomba di San Francesco, nella cripta del sacro convento di Assisi. Un documento che, come la precedente Enciclica «Laudato Si’», si ispira al santo di Assisi.

Il Pontefice ha voluto sottolineare, al termine della messa, il ruolo svolto nella preparazione del testo da alcuni suoi collaboratori della prima sezione della Segreteria di Stato. «Adesso firmerò l’Enciclica che la porta sull’altare monsignor Paolo Braida, che è l’incaricato delle traduzioni e anche dei discorsi del Papa, nella Prima Sezione. Lui sorveglia tutto e per questo ho voluto che lui fosse presente qui, oggi, e mi portasse l’Enciclica. Anche, con lui sono venuti due traduttori: don Antonio, traduttore della lingua portoghese: ha tradotto dallo spagnolo al portoghese; e don Cruz che è spagnolo e un po’ ha sorvegliato le altre traduzioni dall’originale spagnolo. Lo faccio come un segno di gratitudine a tutta la Prima Sezione della Segreteria di Stato che ha lavorato in questa stesura e traduzione», ha detto il Papa.

Monsignor Paolo Braida, lodigiano, è nato il 19 luglio 1959 ed è stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1986. Dall’aprile 2010 è Capo Ufficio nella Segreteria di Stato vaticana.

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