La guerra è il male peggiore

Un “capitolo” della Terza guerra mondiale evocata da Papa Francesco si sta consumando nel cuore dell’Europa. Quelle migliaia di soldati russi penetrati in armi nel territorio dell’Ucraina tolgono il velo a una guerra vera. Guerra “a bassa intensità”, dicono gli esperti di cose militari. Non osiamo contraddirli, ma sempre di guerra di tratta. E la storia insegna che anche il più astuto dei governanti, nonché stratega militare, non ha mai il controllo totale del campo di battaglia, soprattutto quando ad operare sono le truppe di terra. Dunque, senza voler fare gli uccelli del malaugurio, chi ci mette al riparo dall’insensatezza delle azioni degli uomini, soprattutto se in armi?I soldati russi schierati con il consenso del Cremlino a fianco dei filorussi sono solo l’ultimo atto di un processo geopolitico messo in campo dal comandante Putin per ricostruire “l’impero”. Prenderne atto, con tutte le conseguenze politiche, militari ed economiche, è il primo atto di realismo politico che spetta agli altri interlocutori. Sempre che l’Europa voglia cominciare a giocare un ruolo e gli Stati Uniti abbiano voglia di ricostruire i Muri della guerra fredda. Di sicuro molti errori, non solo politici, sono stati fatti. Ripartire dall’analisi di quegli errori è essenziale per trovare la terapia giusta. Noi sappiamo che l’opzione militare resta, per tutti, il male peggiore. Lo capiranno anche tutti i potenti del mondo?

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