La giunta di Massalengo dà il via libera alla casa di riposo

L’operazione vale per il Comune un milione e mezzo di euro

Per il Comune, tra opere e oneri in contanti, l’operazione vale un milione e mezzo di euro. Ovvero 700mila euro di versamenti - tra vendita della piena proprietà del terreno, oggi solo in diritto di superficie, per un valore di mezzo milione di euro, e il resto in oneri - e 800mila euro in opere, di cui 400mila euro di nuovi asfalti nel reticolo di vie a ridosso della struttura e quasi 300mila euro per un nuovo parco giochi inclusivo, con attrezzature speciali per bambini con disabilità. Via libera dalla giunta Serafini alla convenzione per la nuova casa di riposo in arrivo in paese. Ieri mattina, il “sì” alla nuova bozza di accordo con l’operatore privato promotore dell’intervento - la lodigiana Masmed srl, la cui quota di maggioranza è stata acquisita nel giugno scorso da RNH srl di Ravenna, a sua volta parte del gruppo consortile Ar.Co lavori SCC - che fissa gli impegni legati alla realizzazione del nuovo polo geriatrico da 200 posti letto, 80 dedicati a un nucleo Alzheimer, sull’ex campo da calcio di Motta Vigana. Tra i punti fissati in convenzione, la messa a disposizione di un’area per la realizzazione di un parcheggio a scomputo oneri - a servizio sia della struttura sia della zona residenziale, la cui manutenzione per cinque anni sarà a carico del privato - , la valorizzazione della roggia Filippessa - in precedenza era prevista la tombinatura - e ancora la realizzazione di un grande parco giochi per bambini nell’area oggi incolta tra Motta e Massalengo, con tanto di percorsi e attrezzature per bambini con disabilità e un design in cui ci saranno anche degli effetti sali e scendi per rompere l’effetto pianura. Già presentata la richiesta di permesso di costruire, sull’intervento è prevista una conferenza dei servizi e solo dopo - si stima a inizio 2021 - potrà partire il cantiere. «Oggi si chiudono due anni di discussioni e trattative e con questa operazione, come con altre che stiamo chiudendo, si consegna alla comunità un paese diverso e con più potenzialità anche dal punto di vista occupazionale e ricadute positive sul commercio - spiega il sindaco Serafini - : intanto, sono previsti 120 nuovi posti di lavoro e sul reclutamento abbiamo già avuto garanzie che la ricerca sarà effettuata nel territorio del Lodigiano»

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