Insediamento a rischio, no del Comune

Brusca frenata sul deposito di gas nel capannone della Ceva

Il Comune di Casale dice “no” alla richiesta di un insediamento a rischio di incidente rilevante in un capannone Ceva dell’area Seliport e mette un brusco freno al progetto che aveva trovato invece una non contrarietà di massima da parte dell’amministrazione comunale di Somaglia.

La società Ceva Logistics aveva presentato la domanda per l’insediamento di un’attività di stoccaggio di 321 tonnellate di gas tecnico in un deposito di 1500 metri quadrati all’interno della sua proprietà, da 160 mila metri quadrati, in area Seliport, lungo la strada Mantovana, in territorio comunale di Somaglia e ai confini con Casale. In pratica un deposito di normali bombolette spray per deodoranti e altri prodotti per l’igiene e la cura del corpo. Per la regione Lombardia, oltrepassate le 200 tonnellate l’insediamento ricade nella direttiva cosiddetta Seveso 2 e l’impianto diventa a rischio di incidente rilevante.

In attesa dei pareri di competenza della commissione tecnica regionale per quanto riguarda le prescrizioni di sicurezza, la procedura amministrativa per l’autorizzazione prosegue in conferenza di servizi, di cui ieri si è tenuta la seconda seduta. E proprio a quel tavolo l’assessore Davide Cerati ha giocato la carta del rifiuto casalino facendosi forte di una mozione approvata dal consiglio comunale all’unanimità la sera precedente.

«Il comune di Casale è seduto in conferenza di servizi perché c’è in essere una convenzione urbanistica sovracomunale rispetto all’area Seliport, e in quella convenzione c’è scritto che non sono consentiti insediamenti a rischio di incidente rilevante - spiega l’assessore Cerati -. Per questo motivo ho espresso la posizione politica di contrarietà all’insediamento dell’intero consiglio comunale di Casale, ricordando che solo attraverso una modifica di quella stessa convenzione da parte dei consigli comunali di Casale e di Somaglia sarebbe possibile il via libera amministrativo all’impianto».

Dal punto di vista tecnico-amministrativo quindi la conferenza di servizi ha recepito la posizione del comune di Casale ed è stata aggiornata al 25 agosto prossimo.

Alla prima seduta della conferenza di servizi Casale non era stata invitata, ma in quei giorni l’amministrazione casalina aveva sollevato soltanto il problema delle eventuali distanze di rispetto da tenere tra altre strutture e il capannone a rischio di incidente rilevante. A poche decine di metri, infatti, si entra nel territorio di Casale, in un’area dove è previsto il possibile insediamento di attività commerciali.

Tuttavia, mercoledì sera la maggioranza in consiglio comunale a Casale ha presentato una mozione di contrarietà su base politica al deposito degli spray. Il documento ha incassato l’unanimità dei presenti e ha dato forza al rifiuto dell’amministrazione. Un rifiuto che ora può bloccare l’insediamento.

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