In ospedale un’estate di passione

I lavori erano iniziati nel settembre 2010 e prevedevano rifacimenti in psichiatria, nuovo

ingresso e centro prelievi

Ancora un’estate di lavori e disagi all’ospedale di Casale: di rinvio in rinvio, il cantiere non si chiuderà di certo prima di settembre, in ritardo di due anni rispetto alla previsione iniziale. Anche l’ultima data annunciata l’inverno scorso, marzo o aprile, è passata da tempo, e ancora oggi non si vede una conclusione dell’opera, anche se sono cominciati i lavori sulla parte di verde esterno.

Proprio in questi giorni per lasciare lavorare al giardino e al nuovo camminamento verso l’ingresso l’entrata pedonale è stata spostata al cancello grande dove entrano auto e ambulanze. Le strutture ospedaliere peraltro sono tutte operative, e a parte i disagi nell’accesso non ci sono problemi per l’utenza. Il cantiere per la ristrutturazione generale del presidio era partito a settembre 2010 e doveva durare un anno.

L’appalto (per 4 milioni 400 mila euro pari a un ribasso del 18 per cento) era andato al Consorzio Ravennate delle Cooperative di Produzione e Lavoro, ma la cooperativa incaricata del lavoro era entrata in crisi nell’autunno 2011 costringendo l’appaltatore a chiamare un’altra consorziata per la chiusura lavori. «Il cantiere ha subito qualche contrattempo per il fallimento di un’impresa, e questo ha avuto ripercussioni poi tecnico-amministrative, con alcuni subappaltatori che non erano stati pagati - fanno sapere dall’Ufficio Tecnico dell’Azienda Ospedaliera di Lodi -. Ci troviamo anche noi a fronteggiare una situazione d’emergenza per la mancanza di liquidità da parte delle aziende. Ora però manca pochissimo e complessivamente siamo soddisfatti per essere riusciti ad evitare che il cantiere si bloccasse, un rischio concreto. Ora fare altre date sarebbe inutile. I servizi non subiscono intoppi, e siamo vicini alla conclusione». In via non ufficiale circola la data di settembre come possibile conclusione lavori, ma il direttore dei lavori Antonio Simone ha di recente rinnovato il distacco dal comune di Casale all’azienda ospedaliera part-time fino al prossimo febbraio.

Intanto, le opere strutturali sono completate o quasi, divise in tre blocchi: l’ala per la psichiatria (che doveva essere la sede del 118 prima della riorganizzazione regionale che invece lo ha spostato a Pavia) è pronta e il trasferimento già in corso, l’area per il sangue con il centro prelievi e il centro analisi è funzionante, il nuovo ingresso con la hall e il cortile davanti è in fase di ultimazione. A settembre dovrebbe scattare la gara d’appalto per la gestione del nuovo bar, mentre dopo gli importanti lavori di impiantistica e messa a norma Casale è il primo presidio del territorio ad avere una centrale termica automatizzata in funzione senza bisogno dell’assistenza del personale. A Lodi, Sant’Angelo e Codogno, la centrale può funzionare ancora solo con la presenza costante di un fuochista abilitato, 24 ore su 24.

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