Il Vescovo: «La Pace è un dono»

Solidarietà, carità, stili di vita e sobrietà al centro del messaggio del Vescovo di Lodi, ieri in cattedrale, nel Pontificale del primo giorno dell’anno. «È importante l’autentica educazione a questi valori che devono riguardano la vita soprattutto di noi adulti che viviamo nella parte meno povera del mondo», ha detto monsignor Giuseppe Merisi, riprendendo il discorso “Beati gli operatori di pace” di Benedetto XVI per la 46esima Giornata mondiale della Pace.

«Se andiamo a fondo del senso vero dell’esistenza umana, alla condivisione, ne derivano stili di vita concreti, comportamenti virtuosi che impegnano e orientano alla pace». Il Vescovo, che nella notte di Capodanno ha partecipato alla Marcia nazionale della Pace a Lecce e come presidente di Caritas Italiana ha presieduto il momento denominato «della denuncia», al termine della celebrazione ieri sera ha consegnato il messaggio di Benedetto XVI ai rappresentanti delle associazioni e movimenti ecclesiali, al consiglio pastorale diocesano e alle autorità presenti, tra cui il presidente del Consiglio Comunale di Lodi GianPaolo Colizzi e l’assessore provinciale Mariano Peviani.

Con Merisi hanno concelebrato la messa del primo gennaio monsignor Claudio Baggini vescovo emerito di Vigevano, monsignor Iginio Passerini, il Capitolo della Cattedrale, mentre la Cappella Musicale ha sottolineato ancor più la solennità del rito nella festa liturgica di Maria Santissima Madre di Dio e nella Giornata Mondiale per la Pace. «Nel suo messaggio Benedetto XVI sottolinea il ruolo degli organismi internazionali, di un’informazione più oggettiva, di una lotta più convinta alla fame e alla povertà, di una regolazione più giusta del prezzo dei prodotti alimentari nel mondo», ha ricordato Merisi. E da qui nascono alcuni orientamenti pratici: «La difesa della vita, la disponibilità ad investire sulla formazione, la centralità della famiglia, il giudizio critico al gioco d’azzardo, l’attenzione per gli altri attraverso il volontariato. In un periodo di crisi che ha spesso messo in luce profitti e rendite senza attenzione al bene comune, siamo chiamati a fare con continuità scelte coerenti con l’esigenza della promozione umana e stili di vita adeguati al momento che stiamo vivendo. Il Papa ci ricorda che diritto e dovere insieme è lo sviluppo sociale, integrale, comunitario. L’uomo è fatto per la pace, che è dono di Dio». Il Vescovo ha quindi guardato al 2012 con il Family Day, il Congresso eucaristico, la conclusione della visita pastorale. «Nel 2013 continuiamo a vivere l’Anno della Fede. Sarà il 50esimo anniversario dell’enciclica «Pacem in Terris». Confidiamo in Maria, scorgiamo il filo rosso della presenza di Dio che è benedizione per gli uomini, e con le nostre famiglie e comunità non dimentichiamo chi per emarginazione, povertà, malattia o altro ha diritto prima e più degli altri alla nostra attenzione». Merisi ha infine formulato a tutti gli auguri di buon anno e ricordato i prossimi appuntamenti: la festa di San Bassiano e, il 21 gennaio, l’incontro con gli amministratori pubblici.

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