Il rispetto della legge rende uomini liberi

Siate ambiziosi, cercate sempre di vincere, a qualunque costo, fregatevene del prossimo e vivrete liberi e felici. Non mostrate mai i vostri sentimenti e le vostre debolezze, siate scaltri e se occorre violenti, non abbiate pietà di nessuno. Sono queste le regole che nei comportamenti stiamo insegnando ai nostri figli. A parole, infatti, siamo tutti bravi a predicare il bene e il rispetto del prossimo, a giurare che i soldi non sono tutto nella vita. Ma il guaio è che i nostri figli se ne fregano delle nostre prediche e sono invece molto attenti e sensibili a quello che facciamo e soprattutto a ciò che siamo veramente. E la verità è che siamo diventati tutti più egoisti e abbiamo perduto il senso dell’umanità. La libertà è l’unica regola che ci siamo dati e molti purtroppo ne abusano. Ma finire il sabato sera al pronto soccorso in coma etilico, fare i prepotenti in branco o abbandonare moglie e figli al proprio destino è libertà o deficienza? L’esperienza quotidiana ci fa comprendere che Il problema dell’Italia non è la dittatura dei giudici o lo stato di Polizia ma l’incoscienza e l’individualismo spinti all’eccesso, che portano molte persone a disprezzare gli altri pur di soddisfare le loro ambizioni e la loro avidità. Il pericolo vero del nostro tempo è il prevalere dei soprusi e della violenza che in misura sempre più drammatica viene messa in atto dalle associazioni criminali, dai truffatori di ogni risma e dai vandali che per denaro devastano il nostro territorio. E spesso questi criminali non subiscono alcuna punizione perché la giustizia è stata abbandonata dalla politica. Sono sempre di più quelli che commettono reati nella convinzione che non verranno mai puniti. E tanti delinquenti la fanno franca e molti processi finiscono nel nulla per il trascorrere del tempo e la prescrizione, senza colpevoli o innocenti, con tanti saluti alla povera gente offesa dal reato che non otterrà mai giustizia. Occorre perciò ridare forza e dignità al nostro Stato e alle sue leggi, in modo che sia punito chi fa del male e che tutti comprendano che le pene vengono applicate sul serio e non solo minacciate a vuoto. Ma è il problema culturale quello fondamentale. La libertà da sola non porta a niente se non è guidata da una coscienza con i suoi valori. Per questo motivo sento forte il bisogno di veder sorgere nel nostro Paese una grande forza politica che abbia al centro del suo programma i doveri e le responsabilità, l’educazione dei giovani al rispetto del prossimo e delle Istituzioni, che non divida il paese tra comunisti e anticomunisti o fra meridionali e settentrionali ma li unisca nella ricerca di una rinnovata e pacifica coesistenza civile. Perché e il rispetto della legge che rende gli uomini veramente liberi. Altrimenti avremo solo una mandria di prepotenti senza scrupoli dove ad avere la peggio saranno i più deboli. Intanto e senza aspettare la politica dobbiamo cercare di cambiare le nostre abitudini e tornare a comportarci come uomini semplici ma veri, abbandonando le ipocrisie e le falsità di cui spesso ci rendiamo responsabili. E potremo così tornare a guardare negli occhi le persone che ci stanno accanto, i nostri figli, gli amici e i colleghi di lavoro senza vedere in loro degli ostacoli alle nostre ambizioni o dei nemici da combattere, ma solo i compagni di un viaggio che grazie alla ritrovata fiducia e solidarietà nel prossimo risulterà più tranquillo e sereno per tutti. Qualche sera fa, durante una partita di calcetto tra ragazzi, uno di loro, dopo che un amico della squadra avversaria aveva segnato un gol alla sua, lo ha rincorso e abbracciato, felice per il successo dell’amico ma prendendosi in cambio i rimproveri degli altri compagni di squadra, stupiti da quel gesto inconsueto. Forse è questo lo spirito che bisogna riscoprire per risollevare le sorti del nostro Paese.

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